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Cronaca

Aggressioni con l'acido, anche un salentino tra le vittime al processo

Antonio Margarito è tra le parti offese nel giudizio abbreviato che si è aperto oggi, al settimo piano del Palazzo di Giustizia di Milano, nei confronti di Martina Levato e di Andrea Magnani. Fallì un tentativo di mutilazione ai suoi danni

LECCE – C’è anche il salentino Antonio Margarito tra le parti offese nel giudizio abbreviato che si è aperto oggi, al settimo piano del Palazzo di Giustizia di Milano, nei confronti di Martina Levato e di Andrea Magnani, accusati di una serie di aggressioni con l'acido (per uno di questi presunti episodi la “coppia diabolica” formata da Martina Levato e Alexander Boettcher è già stata condannata a 14 anni).

Non è presente in aula tra gli imputati la Levato, i cui legali hanno presentato documentazione medica per motivare l'assenza della ragazza che ha partorito da circa un mese. Assenti anche Pietro Barbini e Stefano Savi, i due giovani sfigurati dall’acido, mentre ha voluto partecipare all’udienza Antonio Margarito.

Antonio e Martina si sono conosciuti nel 2012 a Milano a una festa di compleanno. Poi hanno avuto una breve storia nell'estate del 2013 a Gallipoli. Un incontro casuale nel capoluogo lombardo, nei pressi di un locale, è stato il preludio di una serata che ha cambiato la sua vita. I due parcheggiano l’auto in una zona isolata, lei gli chiede di sbottonare i pantaloni e chiudere gli occhi per una sorpresa.

Il giovane salentino sente qualcosa di freddo sulla coscia, apre gli occhi e scopre che si tratta di un grosso coltello da cucina. Riesce a evitare il tentativo di evirazione, riportando una profonda ferita alla mano, e a scappare. La Levato, fallito il piano di mutilazione, dice di aver subito un tentativo di violenza da parte di Margarito. Accuse che si sono rivelate palesemente infondate e che sono già state archiviate.

Una storia, quella dello studente fuori sede a Milano, già segnata da un altro grave fatto di cronaca: “Antonio ha subito sempre dei traumi – ha spiegato il padre, Franco Margarito ai microfoni dell’Ansa – quando aveva 8 anni, infatti, dei malviventi sono entrati in casa nostra a Lecce inscenando una rapina, ma in realtà si trattava di una ritorsione nei miei confronti in quanto ero amministratore di una società”. Antonio doveva laurearsi lo scorso anno in Economia e commercio all'università Cattolica, ma ha dovuto sospendere gli studi. La speranza della famiglia è che possa laurearsi all’inizio del prossimo anno.

Martina e Magnani hanno chiesto il rito abbreviato condizionato e il gup Roberto Arnaldi dovrà decidere se accogliere la richiesta di Levato di una perizia psichiatrica e se ammettere una consulenza psicologica depositati dalla difesa del presunto complice.

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