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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Galatina

Aggressioni ai genitori, sottrae anche il bancomat. Figlio violento finisce in carcere

Gli agenti del commissariato di Galatina hanno posto fine alle angherie perpetrate da un 36enne ai danni degli anziani genitori ai quali aveva sottratto anche tutta la pensione. Disposta ed eseguita la custodia cautelare con l’accusa di maltrattamenti, lesioni ed estorsione

GALATINA - Le vessazioni andavano avanti ormai da diversi anni e nell’ultimo episodio, risalente al 23 ottobre scorso, dopo l’ennesima lite tra le mura domestiche, l’anziana madre era stata aggredita ed aveva riportato anche un trauma cranico.

Una situazione insostenibile (i due malcapitati genitori, ormai traumatizzati, negli ultimi giorni avevano deciso di chiedere ospitalità presso altri parenti) alla quale hanno posto fine i poliziotti del commissariato di Galatina e l'ormai inevitabile provvedimento restrittivo disposto dall’autorità giudiziaria.  

Per il figlio violento, un 36enne galatinese, è scattato quindi il provvedimento di custodia cautelare e gli agenti, nella giornata di ieri, lo hanno trasferito nel carcere di Lecce con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, lesioni ed estorsione. Ciò ha consentito ai due coniugi di far rientro nella propria abitazione.    

L’uomo accusato delle ripetute violenze domestiche, con problemi di tossicodipendenza, ormai da anni aveva costretto gli anziani genitori a subire ogni forma di aggressione fisica e verbale. Con prepotenza si era anche impadronito del loro bancoposta, che utilizzava per appropriasi interamente della loro pensione, con la quale si procurava la sostanza stupefacente.

I due malcapitati genitori, per questo, erano ormai ridotti in uno stato d’indigenza tale da essere costretti a chiedere ad altri familiari il prestito del denaro necessario per pagare anche le bollette delle utenze di casa. In più occasioni, dopo le chiamate al 113, gli agenti delle Volanti del commissariato locale sono dovuti intervenire in difesa della coppia per evitare che le intemperanze e le aggressioni, perpetrate dal figlio violento, potessero degenerare. La coppia si era vista anche costretta a presentare una formale denuncia contro il 36enne.

E dopo l’ennesima lite di fine ottobre si era nuovamente reso necessario l’intervento della polizia che aveva proceduto ad indagare il 36enne per maltrattamenti e lesioni avendo, in tale circostanza, provocato alla madre un trauma cranico.

Il personale del commissariato, vista la gravità della situazione, aveva quindi chiesto alla procura l’emissione di una misura di limitazione della libertà personale per l’uomo per il quale, come detto, nella giornata di ieri, si sono aperte le porte del carcere.

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