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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Ai domiciliari, lite con il vicino: si piazza dietro la porta con una roncola

Nuovi guai per Giovanni Luigi Pellegrino, il 42enne che ha già patteggiato una condanna per truffa ai commercianti. Avrebbe messo in atto una serie di persecuzioni ai danni del dirimpettaio. Ieri notte la situazione è degenerato. Per ora è stato denunciato

LECCE – Nuovi guai per Giovanni Luigi Pellegrino, il 42enne originario di San Cesario, residente a Lecce, che nell’agosto scorso ha patteggiato una condanna ad un anno e sei mesi di reclusione per una serie di truffe ai danni di commercianti davanti ai quali si presentava come rappresentante di ditte di cera, facendosi consegnare soldi per poi fuggire.

Destinato ai domiciliari per scontare la pena, nella notte è stato nuovamente denunciato, ma questa volta per minacce gravi. Gli è stata anche sequestrata una sorta di roncola, con cui avrebbe intimorito un malcapitato vicino di casa.

Tutto è avvenuto dopo la segnalazione di un lite. A richiedere l’intervento della polizia è stato proprio il vicino, che ha spiegato di subire da ormai circa tre mesi una serie di comportamenti persecutori da parte del dirimpettaio, e per futili motivi. A quanto pare, già domenica scorsa, alcune avvisaglie di un comportamento sempre più rabbioso.

Ieri, la situazione è degenerata, tanto che v’è stato un tira e molla di chiamate ed interventi. Verso le 17, mentre il vicino del 42enne stava uscendo per portare a passeggio il cane, sul pianerottolo gli si sarebbe parato davanti Pellegrino, che gli avrebbe chiesto una sigaretta. Al rifiuto, si sarebbe innervosito, rientrando in casa sbattendo la porta.

Dopo mezz’ora, sentendo rientrare il vicino, Pellegrino sarebbe uscito nuovamente sul pianerottolo, invitandolo ad entrare in casa sua, perché aveva delle “questioni” di cui parlare. Al rifiuto, avrebbe iniziato con offense e minacce, tanto che l’uomo, spaventato, si sarebbe chiuso in casa. Il 42enne avrebbe iniziato a bussare insistentemente alla sua porta, stazionando sul pianerottolo. “Tanto prima o poi devi uscire”, gli avrebbe urlato.

Non avendo riscontro, ma per nulla pronto a desistere, il 42enne sarebbe rientrato, premunendosi però di lasciare aperta la porta del suo appartamento, sedendosi e tenendo d’occhio l’ingresso del vicino, tanto che quest’ultimo avrebbe dovuto attendere a lungo prima di uscire, dopo aver controllato i movimenti dallo spioncino.

Ma, una volta credendosi al riparo e raggiunte le scale, Pellegrino gli si sarebbe materializzato davanti, gridando. A quel punto, la stessa convivente dell’uomo ai domiciliari avrebbe chiamato il 113, prima che la lite potesse degenerare. Davanti ai poliziotti il presunto aggressore, si sarebbe dimostrato calmo e tranquillo, ma rimasto da solo, avrebbe ripreso a bussare insistentemente alla porta del dirimpettaio, obbligato a contattare di nuovo il 113.

Era ormai piena notte quando gli agenti, ritornati, hanno trovato Pellegrino sull’uscio del vicino, con in mano una specie di roncola, posta sotto sequestro. Per ora l’uomo è stato denunciato, ma iI fatto è al vaglio dell’autorità giudiziaria per eventuali provvedimenti più gravi.

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