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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Al caffè o al supermarket, indagati 35 dipendenti dell’Ufficio scolastico

Secondo l’accusa, si sarebbero assentati dal posto di lavoro per sbrigare faccende personali senza strisciare il badge d’uscita. Le indagini, da febbraio a marzo del 2020

LECCE - Si sarebbero assentati dal posto di lavoro per sbrigare faccende personali, per prendere un caffè o andare al supermercato. E’ questa l’accusa, truffa, mossa nell’inchiesta che vede indagati 35 dipendenti nell’Ufficio Provinciale Scolastico di Lecce, in via Cicolella.

Gli episodi considerati nelle indagini svolte dalla sostituta procuratrice Maria Consolata Moschettini risalgono a un periodo che va da febbraio a marzo del 2020.

Le violazioni sarebbero state riscontrate attraverso la visione delle telecamere di videosorveglianza che avrebbero immortalato gli impiegati nelle vicinanze della sede del Provveditorato, mentre erano al bar o al supermercato, ma risultavano presenti in ufficio. In sostanza, gli indagati non avrebbero comunicato i momenti di assenza, attraverso il passaggio del badge in uscita, appropriandosi così di somme di denaro non dovute che in alcuni casi riguardano un totale di neppure 5 euro (corrispondente alla retribuzione per circa 20 minuti di assenza dal servizio), in quelli più “gravi” di quasi 200 euro.

Ma ora che l’inchiesta è stata chiusa, i dipendenti avranno modo di difendersi (entro venti giorni) chiedendo di essere interrogati dalla pm o presentando memorie a loro discolpa, attraverso gli avvocati difensori.

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