In fiamme auto in una concessionaria, vecchio fast food e balcone di una casa disabitata
Interventi dei vigili del fuoco prima nel parcheggio di una concessionaria a Casarano, poi a Ugento per l'incendio di un furgone e nel capoluogo, presso la case minime di via Pozzuolo. In quest'ultimo caso bruciati dei rifiuti accumulati
CASARANO/UGENTO/LECCE - Ancora un bilancio pesante, a proposito di incendi notturni. Ben tre quelli che, a partire dalla tarda serata di ieri, hanno impegnato i vigili del fuoco: prima a Casarano poi, contestualmente, a Lecce e a Gallipoli.
Con ordine: nel comune del basso Salento, intorno alle 11, un rogo si è sviluppato all'interno del parcheggio della concessionaria della Nissan “Tr Car Srl”, che si trova lungo la provinciale 322, di proprietà di un 64enne del posto. Le fiamme hanno distrutto una Lancia Y, ma hanno danneggiato anche una Peugeot 308 e parte di una copertura in Pvc. L'intervento di una squadra dei vigili del fuoco di Gallipoli ha impedito che l'incendio si propagasse. Sono in corso approfondimenti per definire la natura del rogo. Entrambi i mezzi interessati sono risultati assicurati.
Accertamenti in itinere anche per il rogo che ha distrutto a Ugento un furgone Fiat adibito a fast food, da tempo dismesso e di proprietà di un 46enne. Qui i vigili del fuoco, provenienti sempre da Gallipoli, sono intervenuti alle 3 circa. Le fiamme hanno interessato anche il rimorchio del mezzo commerciale.
Incendio in appartamento abbandonato
Grosso modo alla stessa ora una squadra di vigili è accorsa in via Pozzuolo, nel capoluogo, perché un incendio era divampato all'esterno di appartamento che si trova al piano rialzato di una palazzina abbandonata. Si tratta di un'area del rione San Pio dove ci sono diversi edifici destinati alla demolizione, le cosiddette case minime. In questo caso è stata appurata l'origine dolosa: le fiamme sono state appiccate a cumuli di rifiuti posti sotto la caldaia alloggiata sulla balconata. Sul posto si è recato anche personale dell'Ufficio tecnico comunale.
Negli scorsi anni gli accessi di quelle case popolari sono stati murati, mentre nel 2018 sono state abbattute le balconate per ragioni di sicurezza. I residenti della zona hanno, però, segnalato più volte episodi di degrado: non di rado i locali sono stati utilizzati da senzatetto in cerca di un riparo. A marzo scorso sembrava, dalle parole dell'assessore ai Lavori Pubblici, Marco Nuzzaci, che la demolizione degli edifici in questione fosse questione di poco tempo, legata solo alla definizione dell'accordo con l'unico inquilino che era ancora rimasto nel suo appartamento.
