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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Ancora pioggia nella notte, allagate le serre. E prosegue la conta dei danni

Dopo il nubifragio dei giorni scorsi che ha messo al tappeto il Salento, altre piogge si sono abbattute in alcune zone, fra cui Leverano, Veglie e Carmiano. Serre allagate e danni per gli agricoltori. A Galatone cimitero chiuso per otto giorni. Palese e Negro chiedono alla Regione che si attivi

LECCE – Il peggio è passato, ma i pericoli non possono dirsi scongiurati. Anche la notte scorsa la pioggia s’è abbattuta in diverse parti del Salento. Nella fascia fra Leverano, Carmiano e Veglie alcune serre sono rimaste nuovamente allagate. Con immancabili danni economici per gli agricoltori, già vessati nelle ore precedenti. D’altro canto, nella serata un bollettino aveva nuovamente lanciato uno stato di preallerta, a partire dalla mezzanotte e per le successive 24 ore per diverse zone della Puglia, compresa la penisola salentina. “Precipitazioni da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, con quantitativi cumulati deboli”, recitava la nota.

Tutto questo mentre prosegue la conta dei danni nelle località investite dal nubifragio dei giorni scorsi. Gallipoli è stata senz’altro la città che ha subito i disagi maggiori, letteralmente annichilita dalla devastante furia di una tromba d’aria, ma altri comuni non se la sono passata meglio.

A Galatone, ad esempio, sin dalle prime ore successive al maltempo, è stato attivato il Comitato operativo comunale, per monitorare la situazione nei punti più critici.

Il sindaco Livio Nisi, data la gravità dei fatti, ha emesso un’ordinanza per il riconoscimento dello stato di calamità naturale autorizzando il responsabile dell’Utc alla richiesta di fondi alla Regione Puglia. La giunta comunale, nel frattempo, ha deliberato lo stanziamento di 30mila euro per gli interventi più urgenti riguardanti strade allagate, strutture e impianti danneggiati, alberi abbattuti.

Un’altra ordinanza riguarda il cimitero, particolarmente danneggiato: l’accesso è stato vieto per otto giorni. Anche nella zona di Lecce i danni sono stati notevoli, specialmente nelle aree di campagna. Migliaia gli alberi caduti, decine e decine i muretti venuti già sotto raffiche di vento e valanghe di acqua. Nel solo centro sportivo Cat di Merine, lungo la provinciale Lecce-San Cataldo (la cosiddetta via di Fondone) si contano almeno 15mila euro di danni per un muro perimetrale crollato e recinzioni divelte.   

Allagamenti e muri divelti

“Il governo centrale e la Regione Puglia attivino subito tutte le procedure necessarie allo stanziamento di fondi straordinari per l’emergenza maltempo che ha colpito il Salento e, in particolare, le zone di Gallipoli e Nardò”, ha chiesto a gran voce il deputato del Pdl Rocco Palese. “Occorre non solo che la Regione chieda al governo lo stato di calamità naturale come già fatto non solo dalla Sardegna ma anche da Regioni colpite in modo fortunatamente meno grave come la Calabria, ma serve anche che, nell’immediato, la Regione ed il governo garantiscano lo stanziamento di somme straordinarie necessarie ad affrontare i primi ed urgentissimi lavori di consolidamento e ripristino di infrastrutture ed edifici pubblici oltre che privati”.

Identica richiesta anche dal presidente del gruppo regionale Udc, Salvatore Negro. “La Regione Puglia si attivi affinché sia riconosciuto lo stato di calamità naturale e predisponga aiuti concreti a favore delle popolazioni salentine, duramente colpite da questa nuova catastrofe naturale. Siamo vicini alle popolazioni messe a dura prova da questa nuova ondata di maltempo che ieri si è abbattuta sul territorio – ha sottolineato il capogruppo Udc –.   Solo per pura fatalità non si sono registrate vittime tra la popolazione, ma la conta dei danni è lunga e da una prima stima si parla già di oltre 20 milioni di euro”.

“Danni rilevanti si registrano anche alle colture” rileva ancora Negro. “In un periodo di difficoltà economiche come quelle attuali la Regione ha il dovere di intervenire a sostegno dei Comuni ma soprattutto dei cittadini che hanno visto danneggiate le proprie abitazioni e le proprie auto e imbarcazioni. Per questo – ha concluso– invitiamo il governo regionale a mettere in atto ogni azione utile a venire incontro alle esigenze delle popolazioni colpite da questa catastrofe, sollecitando soprattutto il riconoscimento dello stato di calamità naturale da parte del governo centrale e predisponendo risorse economiche per aiuti immediati e concreti che possano offrire ristoro e sollievo a chi è stato fortemente colpito dal maltempo”.  

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