Ancora un sequestro al parco eolico di Martignano

Secondo stop al parco eolico di Martignano. I carabinieri del Nucleo operativo ecologico insieme ai militari del Comando provinciale di Lecce hanno eseguito questa mattina il sequestro preventivo del cantiere. Il provvedimento è stato emesso dal gip Vincenzo Scardia su richiesta della Procura di Lecce. Il sigilli al parco in costruzione arrivano in seguito all'indagine condotta dai carabinieri del Noe, i quali lo scorso 7 marzo eseguirono il primo sequestro degli impianti di proprietà della ditta "Neoanemos srl".

In quella data si era proceduto in via d'urgenza al sequestro preventivo del cantiere sul presupposto che i lavori eseguiti fino a quel momento fossero privi di autorizzazione, poiché quello esistente appariva contrastare con le linee guida impartite dalla Regione Puglia: si tratta di una apposita disciplina riguardo i parametri di valutazione sull'impatto ambientale per la realizzazione di impianti eolici sul territorio. Nello specifico furono messe in evidenza alcune irregolarità circa le prescrizioni relative alle distanze del posizionamento dei pali eolici dal centro abitato, nonché dalla difformità dello studio anemometrico (misurazione dei venti) rispetto a quello richiesto dall'autorizzazione; infine anche la valutazione di impatto ambientale risultava scaduto di validità. Ma per approfondire le indagini il cantiere venne dissequestrato (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=454)

Sulla base di nuovi accertamenti, però, il gip ha ritenuto non solo di consolidare quanto già emerso nel corso del primo sequestro ma di mettere in luce evidenti violazioni di molteplici prescrizioni imposte in sede di conferenza dei servizi, ovviamente non derogabili essendo queste inadempienze riconosciute dalle legge in materia ambientale.