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Cronaca Gallipoli

Andrisani mette la marcia: "Barba non sa di cosa parla"

Nuova replica del dirigente scolastico al sindaco sulla querelle del pulmino "pignorato" dalla Sobarit. Il Nautico non è l'unica scuola di Gallipoli che non ha pagato la Tarsu. Colpa dei fondi esigui

Il pulmino della scuola rimane fermo, le polemiche che ruotano intorno al provvedimento della Sobarit per conto del Comune di Gallipoli nei confronti dell'Istituto Nautico "Vespucci" invece viaggiano a velocità sostenuta. Dopo il fermo amministrativo del mezzo della scuola a causa del mancato pagamento delle "onerose" tassazioni sulla spazzatura, dopo la denuncia del dirigente Salvatore Andrisani, e dopo la replica altrettanto sostenuta del sindaco Vincenzo Barba la querelle va avanti. Con l'unico inconveniente vero che è la sospensione di un servizio sociale che penalizza solo gli utenti finali: gli alunni.

Inoltre quella che sembrava una situazione circoscritta all'istituto Nautico in realtà è una problematica di più ampio respiro visto che anche gran parte degli altri istituti scolastici della cittadina ionica (dalle Medie alle Superiori, dal 1° polo all'istituto Professionale Da Vinci solo per citarne alcuni) vivono con la spada di Damocle sulla testa della mancanza di fondi adeguati per il pagamento della Tarsu. Accade che gli accordi tra il ministero della Pubblica Istruzione e l'Anci vadano sempre più disattesi, da parte di chi è sempre un mistero burocratico da capire. Accade che agli istituti scolastici vengano fornite delle risorse esigue per il pagamento della Tarsu che non soddisfano le richieste annuali alquanto sostanziose dei Comuni. Accade che nonostante gli stessi Capi di Istituto chiedano lumi al Ministero o anche all'Avvocatura dello Stato su come risolvere l'intricata matassa, nessuno ancora abbia fornito la chiave di lettura. Quella della spazzatura "d'oro" dunque è una problematica che non investe solo il Nautico di Gallipoli e il suo pulmino "appiedato" dalle ganasce della burocrazia e dall'intervento forzato della Sobarit.

Ora il Ministero della Pubblica Istruzione attraverso i suoi massimi dirigenti sta seguendo attentamente la questione per una soluzione adeguata. Così assicura il dirigente scolastico Salvatore Andrisani che è tornato anche a puntualizzare tutta la vicenda dopo le esternazioni del sindaco Barba che lo hanno pesantemente tirato in ballo. "Il senatore Barba, in questa occasione, è cascato proprio male" replica Andrisani, "in quanto non si è reso conto di non essere affatto l'interlocutore al quale il preside si rivolgeva e non poteva essere altrimenti visto che il debito risale a ad un periodo durante il quale Egli non era sindaco di Gallipoli. Non ha perso però l'occasione per stare zitto e di non far crescere ancora il suo lungo nasino". Da qui il massimo dirigente del Vespucci passa a snocciolare tutti gli aspetti della incresciosa vicenda allegando anche tutta la documentazione presentata agli organi competenti insieme e di concerto con le altre scuole.

Ecco il testo della lunga nota: "Innanzitutto il sindaco, che vuole sembrare puntuale, preciso e informato, ignora che, cosi come è per il suo Comune, i finanziamenti ricevuti dalle scuole spesso sono finalizzati e quelli, per il pagamento della Tarsu, appartengono a questa categoria. Il sottoscritto non poteva pagare la tassa sulla spazzatura se non riceveva adeguati appositi fondi ministeriali, che, nel frattempo, pervenivano in misura insufficiente rispetto alle esose richieste del Comune. Tanto perché vi era un accordo nazionale Anci-Ministero per una parametrizzazione diversa, basata sul numero degli allievi e non sui metri quadrati, per il calcolo della tassa a carico delle scuole. Accordo che il Comune di Gallipoli non ha mai riconosciuto e alle continue richieste di delucidazioni fatte ai suoi funzionari (non a Vincenzo Barba) non ha mai risposto ed il sindaco Barba, uomo di mondo ed esperto in fatto di bon ton, dovrebbe sapere che una risposta, almeno per educazione, è sempre dovuta, anche se negativa! Il sindaco Barba inoltre cerca di isolare il Vespucci rispetto alle altre scuole; in realtà dovrebbe sapere prima di parlare che nella stessa situazione del Vespucci sono tutte le scuole di Gallipoli ed a proposito allego la documentazione che lo dimostra".

"Vi è una lettera del 2006 firmata da tutti i capi di Istituto che chiedono all'Avvocatura dello Stato come comportarsi nei confronti del Comune vista l'impossibilità di pagare la esosa Tarsu e le altre di due scuole medie chiamate a pagare nel 2006 elevatissime somme per la spazzatura. Ed allora per il caro sindaco di Gallipoli la scelta è fatta! Indeciso fra piangere o ridere, farebbe bene a piangere e non trattare gli argomenti con la superficialità mostrata. La stessa cosa vale per il riferimento alla Provincia che in questo caso entra come il cavolo a merenda; infatti il riferimento alla competenza provinciale sugli istituti di istruzione secondaria, vale solo per alcuni settori e quello della spazzatura non è uno di questi. Vale la pena chiedersi: chi è che fa inaudite considerazioni? Ed inoltre, se fosse vero, come l'arguto senatore Barba stranamente ha inteso, che lo scrivente voglia interloquire con l'assessore alla Pubblica Istruzione del Comune, cosa comunque mai chiesta, vuole cortesemente dire, il senatore, chi è questo signore fra quelli recentemente nominati in attesa, da appena dieci giorni, di delega? Il sindaco di Gallipoli oggi dovrebbe rispondere ad una sola domanda, visto che, dando tanta importanza a questo piccolo, povero preside "invidioso", si è infilato nella questione: ritiene giusto che per recuperare un credito del Comune si fermi un sevizio pubblico socialmente utile? Se la risposta è no (ripeto: se è no, da un eclettico come il sindaco ci si può aspettare di tutto) faccia quello che è nelle Sue possibilità per evitarlo anche perché quel servizio è sostitutivo e complementare a quello pubblico del tutto assente, questo si di Sua competenza".

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