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Cronaca Castro

Anziano smarrito salvato nel bosco di notte e portato in spalla fino al paese

La storia a lieto fine arriva da Castro, dove s'è veramente temuto il peggio. Solo all'una di notte e sotto la pioggia un gruppetto formato dal sindaco, due carabinieri e altrettanti cacciatori ha scovato e tratto un salvo un 77enne affetto dal morbo di Parkinson che era uscito ore prima in cerca di funghi

CASTRO – Si può dire che l’anziano, 77enne, affetto dal morbo di Parkinson, sia vivo per miracolo e soprattutto grazie alla tenacia di un gruppetto di persone che non si sono date per vinte nemmeno quando le lancette dell’orologio batteva ormai sull'una del mattino e fuori c’era un tempo da lupi, con pioggia scrosciante e freddo.

Due carabinieri, altrettanti cacciatori e il sindaco di Castro in testa, Alfonso Capraro, che da ufficiale dell’esercito è di certo abituato a battute in zone impervie, sono riusciti a trovare e a mettere in salvo quell’uomo che, uscito di pomeriggio presto per andare in cerca di funghi, ancora alle 20,30 non aveva più dato notizie di sé. Nella piccola comunità di Castro e nei comuni limitrofi la notizia s’è diffusa in fretta e in molti si sono messi a disposizione per aiutare le forze dell’ordine nelle ricerche. Alla fine, uno dei vari gruppi nati sul momento e che hanno battuto tutte le zone possibili e immaginabili, ha avuto fortuna.  

Una storia a lieto fine, dunque, ma s’è davvero temuto il peggio, ieri, quando una famiglia del posto, visibilmente preoccupata, ha contattato la caserma dei carabinieri per segnalare la scomparsa del parente. Visti i problemi di salute, la loro preoccupazione era assolutamente fondata.

L’anziano, infatti, era uscito da casa intorno alle 14,30 ma, calata ormai la sera, il mancato rientro aveva messo tutti in allarme. I carabinieri hanno subito iniziato le ricerche, avvalendosi delle sezioni di protezione civile, dei vigili del fuoco, di tanti altri volontari. Purtroppo il maltempo ci ha messo del suo, ma non per questo i soccorritori si sono arresi.

Quel gruppetto, in particolare, nonostante la complessa situazione, s’è addentrato in una zona boschiva piuttosto fitta e buia, nota come il Parco delle Querce, proprio alle porte del paese, nella zona di Castro Alta, contando molto sulla conoscenza del territorio che vantano in particolare i cacciatori. Ed è stato così che i cinque, alla fine, sono riusciti a trovare l’anziano.

Questi era smarrito e infreddolito, riparato dietro ad alcuni cespugli. I soccorritori l’hanno subito sollevato e portato in spalla per un chilometro e mezzo, fino a raggiungere un luogo caldo e sicuro e consegnarlo alle cure dei sanitari del 118. Il 77enne, nonostante tutto ciò che ha patito, fra acqua, gelo e senso di disorientamento, sembrava in discrete condizioni.

E’ stato condotto in ospedale per accertamenti. E lì è iniziata una seconda odissea. L'anziano, infatti, una volta arrivato a Tricase in ambulanza, a causa anche dell'ipotermia, ha avuto un arresto cardiaco. Ma evidentemente era il suo momento fortunato, proprio perché questo è avvenuto davanti ai medici del "Cardinale Panico" che lo stavano visitando. E dunque, è stato salvato in tempo. Salvato - è davvero il caso di dire - per la seconda volta in poche ore.  Una famiglia ha così potuto tirare un profondo sospiro di sollievo proprio nel momento in cui, vista l’ora e le condizioni climatiche impervie, e quel malore finale, non si escludeva che la vicenda potesse virare verso la piega peggiore. 

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