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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca

Appalti sui rifiuti in odor di tangenti, chiesto il processo per nove

Si discuterà il 18 ottobre la richiesta di rinvio a giudizio. Le accuse a vario titolo di concussione, estorsione e falso. Coinvolto anche l'ex presidente dell'Ato Le/2 Silvano Macculi

LECCE - L'accusa è grave. E' quella di aver preso mazzette per gli appalti sui rifiuti: in somme di denaro per un milione di euro, in regali come orologi e gioielli per ottomila euro, in assunzioni. Concussione è il reato per il quale rischia il processo Silvano Macculi, 50 anni, di Botrugno, nelle vesti di presidente dell'Ato Le/2.

Oltre a lui dello stesso reato dovrà rispondere anche il dirigente di Palazzo Carafa del settore Ambiente e direttore dell'Oga (Organo di governo d'ambito, in materia di gestione ambientale), Fernando Bonocuore, 51 anni, di Lecce, nel ruolo di responsabile unico del procedimento delle gare d’appalto dell’Aro4 (Ambiti di raccolta ottimale) e dell’Aro6 dell’Ato Le/2. Ci sono i loro nomi e quelli di altre sette persone nella richiesta di rinvio a giudizio firmata dal sostituto procuratore Alessio Coccioli e dall'aggiunto Antonio De Donno. Stiamo parlando di: Anna Maria Bonocuore, 40 anni, di Lecce; Valerio Contaldo, 69, di Galatina, sindacalista; Giorgio Rausa, 64, di Poggiardo, rappresentante sindacale presso la Provincia di Lecce; Giovanni Biasco, 60, di Botrugno; Riccardo Bandello, 51, di Otranto, Emanuele Borgia, 51, di Maglie; Luana Greco, 47, di Gallipoli ma residente a Tricase.

A decidere le sorti dei nove imputati sarà il 18 ottobre il giudice Cinzia Vergine che dovrà valutare se le accuse mosse dagli inquirenti debbano essere appronfondite a processo. Come quella relativa alla gara d'appalto per la raccolta dei rifiuti bandita il 16 ottobre 2007 per gli Aro 4 e 6 dell'Ato Le2.  Secondo le indagini, prima della gara, Macculi avrebbe costretto i titolari delle aziende interessate - l’Ati costituita dalla Lombardi Ecologica e dalla Supernova e l’Ati formata da Ecotecnica, Bianco e Muccio e Gianluigi Rosafio, interessato al subappalto - a promettere di pagare un milione di euro.

Rosafio sarebbe stato costretto, inoltre, ad affidare alla cooperativa Hortus Clonclusus, riconducibile a Macculi, la manutenzione del verde pubblico e a versare in favore di questa, tra il maggio ed il dicembre 2009, 300mila euro. Sempre secondo l'impostazione accusatoria, con Bonocuore, responsabile unico del procedimento, avrebbe indotto gli imprenditori ad affidare alla ditta Bit snc, riconducibile allo stesso Bonocuore e a Anna Maria Bonocuore, attività per la durata di nove anni, per un corrispettivo di 159.830 euro, svolte solo in parte, di cui 100mila furono versati entro il dicembre 2009.

Non solo. Macculi e Bonocuore avrebbero inoltre ricevuto da Rosafio e sua moglie nel Natale del 2009 e del 2010 orologi e gioielli.  C'è poi un altro episodio di concussione contestato a Bonocuore, in concorso con Anna Maria Bonocuore: la pretesa di 10mila euro dallo stesso imprenditore, necessari a sbloccare il pagamento alla Lombardi Ecologica del canone del 2009 di quasi un milione e 200mila euro.

Quanto ai due sindacalisti, Contaldo e Rausa, sono accusati di estorsione aggravata da agevolazione mafiosa: avrebbero imposto a Rosafio l'assunzione di cinque personaggi di spicco del clan Coluccia di Galatina. Risponderanno, invece, di falsità ideologica, gli altri imputati, Riccardo Bandello, Emanuele Borgia, Luana Greco, e lo stesso Bonocuore.

Di tutto questo si discuterà nell'udienza preliminare ad ottobre, durante la quale potranno costituirsi parte civile undici imprenditori e l'Ato/2. Fanno parte del collegio difensivo, gli avvocati Roberto e Luigi Rella, Luigi Corvaglia, Luigi Covella, Francesco Paolo Sisto, Viviana Labruzzo, Daniela Fracasso, Vito Usi,  Alessandro Distante, Riccardo Giannuzzi, Angelo Vantaggiato, Mario Rossi, Giuseppe Erriquez.

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