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Cronaca Lizzanello

Costretti a letto da anni a causa della malattia. I gemelli Quarta si rivolgono al papa

Marco e Sergio, 34enni di Merine affetti dalla sindrome di Duchenne, si erano già rivolti ai presidenti di Camera e Senato, e a Giorgio Napolitano, per chiedere di alleviare le sofferenze con nuove cure, o staccando la spina dei macchinari. Ora hanno lanciato un nuovo appello al pontefice

MERINE (Lizzanello) – Un altro urlo, che ha varcato i confini regionali, è partito dai gemelli Sergio e Marco Quarta, 34enne di Merine, la frazione di Lizzanello, affetti sin dalla tenera età di 10 anni dalla sindrome di Duchenne, una malattia che costringe i due fratelli a vivere a letto. Come si apprende dall’agenzia Ansa, i due fratelli hanno lanciato un secondo appello, questa volta a Papa Francesco.  Perché il pontefice  li aiuti a morire dignitosamente. Un mese addietro, la coppia di 34enni si rivolse al presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, al presidente del Senato, Pietro Grasso, e a quella della Camera, Laura Boldrini. “Vogliamo che vengano staccate tutte le macchine che ci tengono in vita, così da poter alleviare le nostre sofferenze e quelle dei nostri genitori'', avevano fatto sapere e ha ribdito i due tenaci fratelli salentini, da sempre molto attivi sui social network.

“Anche se in molti si sono occupati di noi, soprattutto tanti giornalisti che noi ringraziamo di cuore – ha dichiarato il padre dei gemelli, Antonio Quarta – nulla è cambiato: noi siamo sempre nella stessa situazione, non abbiamo avuto notizie, ad esempio, malgrado le promesse dell’assessore regionale al Welfare, dell’assegno personalizzato che aspettiamo dal 2010. Marco e Sergio hanno bisogno di tutto e occorrono soldi: ma è arrivata una bolletta per il pagamento del metano di duemila euro, il consumo è elevato proprio a causa delle necessità dei ragazzi come  l’ambiente caldo, l’elettricità per i macchinari che li tengono in vita. Chi pagherà questa bolletta? Io non ho soldi. Noi chiediamo che uno dei tanti grandi esperti di questa terribile malattia possa venire a trovarci e aiutare me e mia moglie a rendere meno dolorosa la vita dei nostri ragazzi: lo so, chiediamo un miracolo. Chissà che questo miracolo possa farlo Papa Francesco''.

Marco e Sergio sono, infatti, in attesa da mesi del cosiddetto assegno personalizzato, un contributo erogato dalla Regione Puglia: sono rispettivamente al terzo e quarto posto ma, pare a causa dei ricorsi presentati, i tempi si stanno allungando ancora. E, soprattutto, chiedono che venga loro consegnata la somma di 300mila euro, erogata in due tranche, nel 2004 (96mila euro) e nel 2006 (200mila euro), dalla Regione Puglia al Comune di Lizzanello di cui, però, la famiglia Quarta non ha traccia.

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