Altra sentenza favorevole ad Aqp: sulle autogestioni le morosità colpevoli

MAGLIE – Per il giudice Alida Accogli, Acquedotto Pugliese si è attenuto al principio della buona fede. Sono quindi corretti l’addebito in capo a diverse autogestioni condominiali delle somme non versate per i consumi e, di conseguenza, anche la sospensione della fornitura per mancata corresponsione ad Aqp degli importi fatturati.

La sentenza emessa negli uffici giudiziari di Maglie si colloca nell’ambito del lungo contenzioso sorto dopo la sottoscrizione dell’accordo tra Aqp e Iacp lecce, oggi Arca Sud Salento, che sanciva il diritto per il primo soggetto di addebitare le somme di competenza alle autogestioni che, dopo la sospensione delle forniture per morosità, avevano però impugnato i provvedimenti e investito la magistratura nel merito della questione.  Il tutto sullo sfondo del problema delle morosità colpevoli che potrebbe essere risolto con l’installazione dei contatori di sottrazione grazie ai quali si potrà agire con il distacco del servizio solo per le unità immobiliari interessate dal mancato pagamento e non per l’intero edificio.

Già il tribunale di Lecce, con un verdetto precedente, aveva confermato la legittimità di quell’accordo tra Aqp a Arca Sud e imposto l’obbligo alle autogestioni di corrispondere gli importi dovuti per prestazioni ricevute. La sentenza di Maglie conferma dunque questo orientamento.

Aqp ricorda che la morosità incolpevole di singoli utenti è già salvaguardata dallo strumento del bonus idrico e che il metodo tariffario nazionale fa gravare sulle bollette dei cittadini “in regola” (fortunatamente, in Puglia, la grande maggioranza) anche il costo delle morosità non recuperate. Perseguendo le morosità “colpevoli” Aqp salvaguarda pertanto soprattutto l’equità delle bollette a carico di tutti gli altri cittadini.