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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Non ci fu nessuna violenza sessuale, archiviato il "caso D'Addario"

Il gip Antonia Martalò ha archiviato il procedimento a carico dell'imprenditore Salvatore De Lorenzis, del fotografo Maurizio Sorge e di "Larry" Scarlino. A dare avvio all'inchiesta la denuncia di Patrizia D'Addario

 

LECCE – Non ci fu nessuna violenza sessuale. Finisce con un’archiviazione una delle inchieste giudiziarie più chiacchierate degli ultimi anni, quella condotta dalla Procura di Lecce sulla presunte violenze sessuali subite da Patrizia D’Addario (l’ex escort barese balzata agli onori della cronaca per aver raccontato di aver trascorso una notte d’amore con l’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli) da tre uomini un una villa del basso Salento. Il gip del Tribunale di Lecce, Antonia Martalò, ha archiviato il procedimento a carico dell’imprenditore Salvatore De Lorenzis (il proprietario della villa dove sarebbero avvenute le violenze), del celebre “paparazzo” romano Maurizio Sorge, e di “Larry” Scarlino (il fratello di Antonio Scarlino, proprietario del Torre Suda bar, il locale che la sera del 14 agosto 2010 ospitò la D’Addario per la serata “Profumo di donna”). Secondo il sostituto procuratore della Repubblica di Lecce Stefania Mininni, titolare del procedimento, emerge dalle indagini “un quadro probatorio equivoco e insuscettibile di qualsivoglia approfondimento chiarificatore”. Secondo il pubblico ministero, che nel corso delle indagini ha sentito numerosi testimoni, parti offese e gli stessi indagati, ”una disamina globale dei fatti riferiti non consegna un quadro tale da consentire di delineare con certezza gli episodi incriminati”.

I fatti contestati risalgono alla settimana compresa tra il 13 e il 18 agosto del 2010, periodo in cui la D'Addario alloggiò nella villa di Mancaversa per motivi di lavoro. All'origine di tutto, alcune serate organizzate in un locale del posto, per cui, sembra, ci sarebbero stati problemi sul compenso pattuito. Fu la stessa 44enne barese a raccontare, agli agenti della squadra mobile di Lecce, le violenze subite nella villa dell’imprenditore. “L'attendibilità delle parti – scrive il sostituto procuratore e nella richiesta di archiviazione – sarebbe stata posta in dubbio dalla mancanza di disinteresse (dal momento che tutti e 4 i protagonisti figurano sia come indagati che come presunte parti offese), ma anche dalla mancanza di serenità nei loro rapporti, contaminati da rivendicazioni economiche ed acuiti dall'interessamento di organi di stampa”. A escludere le violenze vi sarebbero anche i referti medici, che non avrebbero evidenziato alcun segno di abuso sessuale.

Archiviata anche la posizione della stessa Patrizia D’Addario, indagata per calunnia dopo la querela presentata da Salvatore De Lorenzis. Anche in questo caso non vi sarebbero elementi utili a sostenere l’accusa, vista l’impossibilità di accertare oggettivamente i fatti contestati. 

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