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Cronaca Campi Salentina

Cane anti-esplosivo fiuta armi e munizioni: scatta un arresto e una denuncia

Per un pastore di 26 anni si aprono le porte del carcere. Un operaio invece denunciato. Entrambi dovranno rispondere di detenzione illecita di armi e pallottole. L'operazione dei carabinieri con l'ausilio del Nucleo cinofilo

 

CAMPI SALENTINA – Il suo fiuto non ha deluso. E così grazie al lavoro di un cane anti esplosivo del Nucleo cinofili dei carabinieri di Modugno, in provincia di Bari, ieri sera, nella campagne di Campi Salentina, i militari della compagnia locale, nell’ambito di un servizio mirato, hanno arrestato una persona e denunciata un’altra. L’accusa di cui entrambi dovranno rispondere, anche se per circostanze non legate tra loro, è di detenzione illecita di armi e munizioni. Si tratta di un pastore, Gabriele De Luca, 26 anni, nato a Copertino ma residente a Guagnano, proprietario del podere perquisito dai carabinieri, incensurato. E per lui si sono aperte le porte del carcere di Lecce. Denunciato invece L.M., 39enne, del luogo, operario già noto alle forze dell’ordine.imagesCA2G8DZR-2

Nel prima perquisizione, quella che poi ha portato all’arresto del 26enne, il cane è riuscito a scovare un fucile Benelli, automatico, calibro 12, canna mozzata e matricola abbrasa. L’arma era stata nascosta tra le balle di fieno destinate all’alimentazione dei cavalli. Il rinvenimento è avvenuto all’interno di un podere recintato, in località “Candido”. Oltre al fucile, il cane è riuscito a scovare, sempre nel fieno, ma in un luogo diverso, una sacca contenente 73 cartucce di diverse marche, ma tutte compatibili con l’arma in questione. E per il pastore è scattato l’arresto in flagranza.

Nel secondo caso, invece, il cane anti-esplosivo è riuscito a rintracciare una pistola a tamburo marca Smith&Wesson calibro 38 special, carica di sei colpi, pronta per sparare. La rivoltella era stata abilmente nascosta tra le tegole del tetto di una piccola mansarda di una abitazione in via Cellino. Quando i carabinieri hanno bussato alla porta di casa ha aperto la moglie del denunciato. Lui, non c’era, e secondo i militari qualcuno lo aveva avvertito prima che questi giungessero. Le armi fiutate dal cane erano, sebbene usate, funzionanti e ben oliate. Motivo per cui gli investigatori hanno avviato una serie di accertamenti per stabilire l’eventuale utilizzo in azioni delittuose più o meno recenti.

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