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Cronaca Veglie

The Tower, nei guai il terzo fratello. In casa, oltre 700 proiettili e armi

Maurizio Zuccaro, 44enne di Veglie, è stato arrestato nella serata di sabato. In un casolare e in casa, munizioni, fucili e pistole. Soltanto un mese addietro, furono strette le manette ai polsi di Armando e Daniele, suoi famigliari, durante un blitz che decapitò un gruppo dedito allo spaccio

VEGLIE – E’ il più anziano dei fratelli Zuccaro, due dei quali tratti in arresto durante il blitz denominato “The Tower”, eseguito dai carabinieri della compagnia di Campi Salentina lo scorso 13 maggio. Maurizio Zuccaro, macellaio 44enne di Veglie, incensurato, è finito in manette intorno alle 23 di sabato, perché trovato con un arsenale, costatagli il trasferimento presso il carcere di Borgo San Nicola di Lecce.

Durante le perquisizioni organizzate dai militari coordinati dal capitano Nicola Fasciano nei comuni di Veglie e Salice Salentino, volte a reprimere la detenzione illegale di armi e stupefacenti, in collaborazione con le stazioni locali e i colleghi del Nucleo cinofili di Modugno, un magazzino appartenente al 44enne è stato passato al setaccio.

In un casolare adibito a deposito, i località “Santa Chiara”, i carabinieri hanno infatti rinvenuto 646 proiettili calibro 9x21, oltre ad  ulteriori 48 calibro 9 parabellum e 18 calibro 12. Assieme al munizionamento, nella struttura è anche spuntato un coltello, dotato di una lama di 17 centimetri.

Fermato con l’accusa di detenzione abusiva di munizionamento da arma comune da sparo e da guerra, oltre che al possesso di arma da taglio finalizzata all’offesa, per l’uomo si sono spalancate le porte dell’istituto penitenziario del capoluogo salentino mentre tutto il materiale rintracciato  è stato posto sotto sequestro assieme alle armi trovate nell’abitazione del macellaio. Un fucile calibro 12 marca “Fabarm” ed altri due semiautomatici “Beretta” giacevano in casa di Zuccaro assieme ad una pistola “Walther” 9x21.

L’operazione condotta un mese addietro, che coinvolse tra i sette destinatari delle misure di custodia cautelare i fratelli del 44enne, Armando di 40 anni e Daniele di 33, era finalizzata a decapitare un gruppo dedito alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti tra Veglie e Torre Lapillo, la marina ionica che diede il nome all’attività investigativa. In quell’occasione, finì nei guai anche un militare della guardia di finanza in un primo momento in servizio ad Otranto, poi in aspettativa per motivi di salute.

Anche in casa del secondo fratello, Armando, gli inquirenti rinvennero un coltello e una pistola a salve calibro 8, competa di caricatore e 19 proiettili. Alcuni grammi di droga, invece, tra cui hashish, marijuana e cocaina, emersero dall’ispezione del fratello più giovane dei tre, Daniele.

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