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Cronaca Sanarica

Lo scuolabus per uso privato, arrestato impiegato comunale

Dovrà rispondere di truffa aggravata e continuata ai danni dell'ente pubblico il messo comunale del Comune di Sanarica, Bruno Venneri, 56 anni, con mansioni anche di autista, arrestato dai carabinieri della compagnia di Maglie

SANARICA – Una vera pacchia. Stipendio garantito per la funzione di messo comunale, con mansioni di autista dello scuolabus, ma poi, una volta timbrato il cartellino, con quel pullmino, dopo avere accompagnato i ragazzi a scuola, se ne andava in giro per Sanarica a sbrigare faccende personali come se nulla fosse. Finanche la raccolta delle olive nel suo fondo, tanto per dirne una. Oppure, sempre durante le ore lavorative, accogliere clienti per accompagnarli nel bed and breakfast del figlio, sempre a Sanarica

Lì, in Comune, invece, praticamente non ci stava quasi mai. Eppure la sua retribuzione mensile, circa mille e 100 euro, arrivava puntale alla fine di ogni mese. Ecco perché ora  dovrà rispondere di truffa aggravata e continuata ai danni dell’ente pubblico, il messo comunale del Comune di Sanarica,  Bruno Venneri, 56 anni, da questa mattina ai domiciliari. L’arresto è stato eseguito dai carabinieri della compagnia di Maglie, per avere in più occasioni utilizzato il pulmino di scuolabus, ma non solo quello, anche un'auto di polizia municipale Terre di Mezzo, sempre per uso privato. L’ordinanza di custodia cautelare per i domiciliari a Venneri è stata emessa dal gip del Tribunale di Lecce Vincenzo Brancato, su richiesta del pm Antonio Negro.  
 
Indagato per favoreggiamento e concorso in falsità materiale anche un dirigente comunale, al quale l’impiegato si era precipitato per consegnarli un bel po’ di permessi utili a sanare, se così si può dire, quelle tante ore di assenteismo ingiustificate dalla sede comunale, dopo avere sentito odore di bruciato. 
 
Questa mattina, a Lecce, presso il comando provinciale dei carabinieri, s'è svolta la conferenza stampa sui dettagli dell’operazione, tenuta dal maggiore Andrea Azzolini, comandante della compagnia di Maglie. Ma le indagini, fatte di appostamenti e pedinamenti, sono state portate avanti per lunghi mesi dai militari della stazione di Muro Leccese. Ed è incredibile che per fare venire a galla questa storia di assenteismo ci sia voluto l’intervento dei carabinieri di un paese vicino, come se in un piccolo centro come Sanarica, di appena mille e 500 abitanti, mai nessuno si sia insospettito nel vedere l'impiegato dappertutto, ma non al suo posto di lavoro. a 001-6
 
Le indagini sono partite nel gennaio scorso, quando in più occasioni i militari, impegnati durante la mattina nei controlli di routine, hanno notato il signor Venneri in giro per negozi,  percorrere le strade del paese al volante della sua Fiat Ulysse. Tant’è che per dare credito alle loro intuizioni, i militari hanno iniziato a chiedere in giro notizie più dettagliate sullo scuolabus, ma badando bene a non esporsi più di tanto, come se quelle domande fossero circoscritte ad una semplice chiacchierata con i cittadini.
 
E così, ricevuto l’input, i carabinieri hanno proceduto con indagini di polizia giudiziaria vere e proprie. “Armati” di macchine fotografiche e di videocamere digitali, i militari di Muro Leccese hanno iniziato a pedinare l’impiegato comunale dal 4 febbraio al 19 febbraio, escluse ovviamente la domenica. Giorni in cui l’arrestato, dopo avere timbrato il cartellino, si sarebbe preoccupato solo di trasportare la mattina i bambini a scuola per poi andarli a riprendere all'uscita, al termine delle lezioni. Nel mezzo della giornata avrebbe invece sbrigato faccende personali, di tutto e di più, finanche, un mattina, la raccolta delle olive nella sua campagna con un paio di aiutanti. 
 
Acquisite le prove che lo immortalavano in quella pratica -, in campagna per le olive per esempio si era recato con lo scuolabus, come documentano le immagini -, i carabinieri si sono recati nella sede comunale per acquisire i suoi cartellini e le sue richieste di permesso, che hanno consentito loro, con i dovuti riscontri, di accertare l’effettiva condotta illecita di Venneri. E, quando a volte si dice il caso, il 1° maggio, festa dei lavoratori, i carabinieri concludono le indagini e consegnato tutto alla Procura, dove si evince la condotta persistente dell’impiegato di allontanarsi dal posto di lavoro, un comportamento ormai divenuto per lui collaudato e continuo.
 
VENNERI Bruno-2Ma possibile che a Palazzo comunale nessuno si sia mai accorto di quel che combinava l’impiegato? Ai militari risulta che le “fughe” ingiustificate dal posto di lavoro del 56enne non siano mai state contrastate a dovere dal dirigente preposto, né evidenziato dalle autorità che operano nel piccolo Municipio, ancor meno dai sette colleghi di Venneri che lavorano presso il Comune. 
Va da sé, come hanno evidenziato gli investigatori, che l’impiegato, grazie al fatto che nessuno vedeva nulla, si era creato quell’aurea di intangibilità che gli consentiva di “avvalersi il diritto” di occuparsi esclusivamente della conduzione dello scuolabus comunale, che lo impegnava per circa tre ore al giorno, mentre per le restanti quattro ore  lavorative, di cui un’ora al giorno veniva contabilizzata a Venneri pure come indennità di disagio, poteva liberamente trascorrerle dedicandosi alle proprie incombenze personali, per l’espletamento delle quali, come detto, non disdegnava certo di fare uso dello scuolabus, mezzo che avrebbe utilizzato anche per spostarsi al di fuori del comune di Sanarica. 
 
Queste le motivazioni dell’ordinanza di custodia cautelare: “Dipendente del Comune di Sanarica con la qualifica di messo comunale  e con anche mansioni di conducente dello scuolabus comunale, agendo con violazione dei doveri inerenti l’esercizio del pubblico servizio cui è preposto, con artifici e raggiri consistiti nell’allontanarsi reiteratamente e per periodi di tempo più o meno prolungati dal posto di lavoro senza alcuna autorizzazione, ed omettendo di dichiarare tali assenze ai fini del calcolo complessivo delle ore lavorative e della retribuzione, induceva in errore l’Ente Pubblico in ordine alle circostanze predette, in tal modo procurandosi un ingiusto profitto con pari danno per l’amministrazione; per lo stesso sussistono gravi e concordanti indizi in relazione al reato di peculato d’uso, artt. 81 cpv, 314 co. 2° c.p. ( per il quale è pure indagato) per avere, nella qualità innanzi indicata, disponendo per ragioni del suo servizio dello scuolabus comunale di proprietà del Comune di Sanarica, nonché occasionalmente dell’autovettura comunale Fiat Punto con la scritta “Polizia Municipale Terre di Mezzo”, fatto uso di detti veicoli per scopi personali; ed infine il Venneri è indagato anche per falsità ideologica commessa da incaricato di pubblico servizio artt. 81 cpv, 479 c.p. in relazione all’art. 493 c.p. per avere, nella qualità innanzi indicata, al fine di commettere il delitto di truffa aggravata, attestato falsamente la propria presenza sul posto di lavoro, mediante timbrature e sottoscrizioni dei fogli di presenza di cui ai cartellini segnatempo dei mesi di febbraio, marzo ed aprile 2012”.
 

"Immortalato" tra gli ulivi e a far la spesa

 
 
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