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Cronaca

Malamovida, assembramenti e reati in provincia: scatta il maxi controllo in "giro di notte”

È stata ribattezzata “Ride in the night” l’operazione dei carabinieri del comando provinciale: tre arresti e sedici denunce fra la notte e l’alba di oggi sull'intero territorio salentino. Una donna pestata dal proprio compagno a Otranto, in un villaggio turistico

LECCE – Nel popolo della notte dell'estate salentina c'erano anche loro, poche ore fa: i carabinieri. A volte in borghese e supportati dai cani antidroga. È infatti scattata l'operazione “Ride in the night”, letteralmente “in giro di notte”. È il “giro”, piuttosto esteso, che i militari di tutta la provincia hanno percorso tra i luoghi della movida e le spiagge del Tacco. Il maxi controllo dell’Arma, disposto dal colonnello Paolo Demebech, si è concluso all’alba con tre arresti e sedici denunce su tutto il territorio (di altri due arresti abbiamo riferito a parte). Ad Alessano è stato arrestato in flagranza di reato un 46enne del posto (le cui generalità sono omesse a tutela delle vittime, ndr) per maltrattamenti in famiglia, violenza e minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. I militari sono intervenuti durante una violenta fra le mura domestiche: armato di coltello, diretto verso la propria madre e il fratello, avrebbe poi minacciato le stesse forze dell’ordine. Gli uomini dell’Arma sono riusciti a bloccarlo e disarmarlo prima di eventuali, più gravi conseguenze. Al termine dell’intervento, il 46enne è stato trasferito in cella.

A Presicce-Acquarica, in manette Nicola Luna, 41enne del luogo. Ristretto ai domiciliari, è stato in più occasioni trovato fuori casa: espierà in carcere il residuo di pena, pari a due anni e 11 mesi di reclusione. A Supersano, inoltre, fermato Aldo Marra, un 63enne: anche lui avrebbe violato spesso i domiciliari, come accertato dai militari ruffanesi. Accompagnato a Borgo San Nicola, al termine delle formalità di rito. Alle manette si sono poi sommate anche 16 denunce, registrate sull’intero territorio provinciale.controlli 2-2-15

A Gallipoli, per cominciare, in due sono stati deferiti per detenzione di droga: si tratta di N.L., un 60enne nato a Bari e di D.F., un 37enne di Casarano. Entrambi incensurati, sono stati sottoposti a una verifica da parte dei militari e trovati con 23 grammi di marijuana nel terreno della loro abitazione e 10 piante per la produzione di stupefacente, alte oltre un metro. Tra i vari cittadini segnalati alla prefettura leccese per uso non terapeutico di droga anche un 40enne che, sorpreso con uno spinello alla guida, ha rifiutato di sottoporsi agli accertamenti sanitari. Nell’abitacolo della sua vettura, peraltro, i carabinieri hanno trovato una mazza in metallo. Per lui, inevitabilmente, la denuncia per rifiuto di sottoporsi ad accertamento tossicologico e possesso di armi bianche atte a offendere.

Per guida sotto effetto di alcol, inoltre, nei guai un A.R. un 23enne. Mentre percorreva Lungomare Galilei, nella Città Bella, gli è stato intimate l’alt. È risultato ubriaco: per lui, oltre alla denuncia, il ritiro della patente di guida.  Sempre nella cittadina ionica, inoltre, i military hanno denunciato anche K.G., un 48enne tunisino e residente nel Ragusano. L’indagato è stato accusato di aver derubato un cittadino di Lizzanello a Sant’Isidoro. Nell’abitazione del 48enne, infatti, i carabinieri hanno rinvenuto cinque telefoni cellulari, tra i quali uno di proprietà della vittima.  Lo smartphone è stato restituito al malcapitato, mentre il personale dell’Arma cerca I titolari degli altri quattro apparecchi.

A Copertino deferito L.M., un 26enne. Nel suo appartamento, i carabinieri della tenenza locale hanno rinvenuto quattro piante di marijuana, 10 grammi della stessa sostanza, due serre per la coltivazione delle piante illegali e vario materiale per confezionare le dosi di droga. A.S., un 52enne di Catania, nei guai a Galatina per aver incassato oltre 200 euro per la vendita di ricambi per autocarro, senza però mai consegnare la merce alla vittima.  Sempre nel servizio svolto nel Gallipolino, inoltre, soprattutto tra Rivabella e Lido Conchiglie, sono stati controllati 245 cittadini e 87 mezzi. Sono anche scattate tre sanzioni,  da 200 euro ciascuna, per aver piazzato i camper su area demaniale. Altre 45 multe poi hanno riguardato la violazione del codice della strada, in seguito alla quale sono anche disposti il sequestro di cinque patenti e di due vetture.

Operazione "Ride in the night"

Sempre sullo Ionio, questa volta a Porto Cesareo, gli uomini dell’Arma hanno deferito in stato di libertà G.M., N.M. e N.D.. Il primo, 39enne, è stato sorpreso con un controllo a serramanico. La seconda indagata, una 29enne Senegalese, cercava di vendere 75 borse di marchi contraffatti in spiaggia. Così come per il terzo denunciato, anche lui senegalese e di 23 anni, stava vendendo scarpe dale griffe taroccate ai bagnanti, peraltro senza permesso di soggiorno. Sempre sul litorale cesarino, inoltre, sigilli a sette bancarelle ambulanti allestite abusivamente per la vendita di gonfiabili. Nella vicina Veglie in due nei guai per essersi messi al volante sotto effetto di droga. Si tratta di S.P., un 43enne del luogo e di M.M.F., 24enne del Beneventano. A seguito di un sinistro, i due avevano assunto stupefacenti. Entrambi i veicoli sotto sequestro. Nel corso del servizio nell’area di competenza dei militari di Campi Salentina sono stati controllari 205 cittadini e 82 mezzi. Trentasette le multe per aver trasgredito il codice della strada.  

Le scorse ore non sono state differenti anche a Lecce e hinterland, dove i militari della compagnia del capoluogo salentino hanno deferito D.A., accusato di evasione dei domiciliari. A Giorgilorio di Surbo nei guai V.P., una 32enne originaria di Cerignola: accusata di spaccio di droga e furto aggravato di energia elettrica.  A Otranto risponderà inoltre di lesioni personali aggravate un 34enne del luogo. Intorno alle 3 della scorsa notte, infatti, i carabinieri sono intervenuti in un villaggio turistico del posto. L’uomo, per futili motivi, avrebbe aggredito la propria compagnia. Per la vittima colpi al volto, provocandole lividi e persino la caduta di un dente. La donna è stata accompagnata presso l’ospedale di Scorrano dove i medici, al termine delle visite e degli accertamenti, l’hanno giudicata guaribile in circa 40 giorni.

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