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Cronaca Casarano

Minacce a dirigenti e calciatori: 3 arresti e 9 Daspo tra ultras del Casarano calcio

L’indagine è stata condotta dagli investigatori della Digos di Lecce a seguito di un episodio che risale al 27 aprile scorso: dirigenti e atleti accerchiati per i risultati negativi della squadra e costretti a saltare la seduta di allenamento

LECCE – Tre arresti e un totale di nove indagati tra gli ultras del Casarano per un violento episodio dello scorso 27 aprile. Quel giorno, infatti, un gruppo composto da circa venti tifosi, in collera per i risultati a loro dire negativi raggiunti dalla propria squadra del cuore, hanno costretto dirigenti e calciatori della società sportiva casaranese a rinviare la seduta allenamento prevista per quel pomeriggio, presso lo stadio “Giuseppe Capozza”.

In tre sono finiti ai domiciliari, a seguito dell’indagine condotta dagli investigatori della Digos di Lecce. Si tratta di Gianpiero Ciurlia, 43enne; Marco De Paola di 35 e Antonio Ippazio Isernia di 44 anni. Per i tre disposti gli arresti domiciliari e il “braccialetto elettronico”, una misura fortemente restrittiva. Il pm presso la Procura della Repubblica, Massimiliano Carducci, aveva richiesto la misura cautelare inizialmente per sette tifosi, ma il gip  del Tribunale leccese Marcello Rizzo ha ritenuto di disporla per i soli tre poi finiti in manette.

I provvedimenti sono stati notificati nella mattinata di oggi dal personale della Digos e dagli agenti del commissariato di Taurisano e del Reparto prevenzione crimine. Ma non è tutto. Il totale degli indagati è di nove tifosi: per tutti è stata inoltre richiesta la misura del Daspo, il divieto di partecipazione alle manifestazioni sportive che può variare dai due anni a un massimo previsto di dieci (in caso di precedenti penali) e che può prevedere l’obbligo di firma. I nove supporter indagati sono tutti nomi già noti per i loro atteggiamenti simili anche in occasione di altri eventi sportivi.

Nell’ambito della stessa indagine sono state effettuate sette perquisizioni: oltre ai tre arrestati, anche per altri quattro ultras: L. A. di 38 anni; L.F. di 53, S.M di 44 anni e S.G. di 56. Stando ai riscontri investigativi, all’arrivo di alcuni dirigenti sportivi e di alcuni dei calciatori gli indagati li avrebbero accerchiati, intimando loro di allontanarsi immediatamente dallo stadio in modo aggressivo e minaccioso. Inoltre, episodio ancora più grave, un gruppo più ristretto di ultras avrebbe fatto persino irruzione negli spogliatori e costretto gli atleti ad andare via, saltando la seduta di allenamento.

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