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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Rubano energia con un magnete. Scoperti i titolari di un bar e di un garage

Durante la giornata, forze dell'ordine e dipendenti dell'Enel hanno eseguito alcuni controlli a Lecce, e fermato un 52enne, titolare di un parcheggio, e una 42enne di San Donato di Lecce, proprietaria di una caffetteria del posto. Attraverso un dispositivo, hanno sottratto corrente per 5 e 8mila euro

LECCE - L’energia era talmente “rinnovabile”, da essere persino gratuita. E illegale. Così come in numerosi altri episodio simili accaduti nel Salento, nella mattinata le forze dell’ordine, assieme ad alcuni dipendenti dell’Enel, hanno condotto una serie di  controlli per scoprire eventuali manomissioni di contatori in locali pubblici e privati.

La sorpresa non si è fatta attendere. Presso un parcheggio privato di Lecce, infatti, gli uomini in divisa hanno proceduto con la verifica a sorpresa della cabina contatore: hanno trovato installato il noto “magnete”: una potente calamita che viene posizionata sul contatore stesso, e permette la rilevazione solo parziale dei consumi di energia elettrica. L’analisi flussometrica effettuata dai personale tecnico della società di energia elettrica, durante la rimozione del magnete, ha visto schizzare improvvisamente i consumi dagli iniziali 3 chilowatt, che rappresenta il normale consumo di un’abitazione privata, a potenze di circa 14-15 chilowatt.

A quel punto, P.C., un 52enne di Lecce, gestore del parcheggio, è stato arrestato per i reati di furto aggravato continuato. Il danno approssimativo è  stimato attorno ai  cinquemila euro, ma potrebbero anche essere di più. Stessa sorte è toccata anche a M.B., una 42enne di San Donato di Lecce, proprietaria di un bar in quel comune, dove gli inquirenti hanno invece rinvenuto un altro magnete simile. In questo secondo caso, si è però giunti a una stima approssimativa di energia elettrica rubata del valore di 8mila euro.

In tutte e due le attività commerciali, i tecnici dell’Enel hanno proceduto a rimuovere i contatori e a isolare la fornitura di energia elettrica, mentre i due titolari delle attività commerciali sono stati fermati, su disposizione del pm di turno presso la Procura della repubblica di Lecce, Antonio Negro, e ascoltati, per poi essere ristretti al regime dei domiciliari.

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