Fermati con un etto di eroina, nei guai padre e figlio. Deferito un terzo
Un 39enne di Ruffano è stato scoperto, dai finanzieri, con lo stupefacente. Era assieme al 16enne e a un complice di 38 anni. Per l'uomo si sono aperte le porte del carcere. Il ragazzino, invece, affidato al centro per minori
LECCE - Cominciata nella zona dello stadio, a Lecce, si è conclusa alle prime luci dell'alba con il sequestro di circa un etto di eroina purissima, con la denuncia in stato di arresto di due individui. Si tratta di C.C. 39enne di Ruffano e di suo figlio R.F.C.. di 16 anni Fermati dai militari della guardia di finanza assieme a M.P., 38enne leccese, denunciato a piede libero.
Una pattuglia dei "baschi verdi" ha notato i movimenti dei tre individui sospetti in orario insolito ed in una zona poco illuminata nella periferia leccese. Iniziato il controllo, il gruppo ha manifestato segni di nervosismo ed agitazione tali da insospettire i finanzieri, i quali hanno proceduto a perquisizione personale e del mezzo, rinvenendo un involucro con lo stupefacente che è stato subito posto sotto sequestro.
Successivamente i finanzieri hanno proceduto ad effettuare perquisizioni domiciliari nei confronti dei tre. Al termine degli accertamenti due dei responsabili sono stati arrestati e condotti, rispettivamente, presso il carcere Borgo San Nicola su disposizione del pm di turno, Emilio Arnesano e nel centro di prima accoglienza per minori di Lecce a disposizione del magistrato Anna Carbonara.
Il complice leccese è stato deferito alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, avendo attivamente partecipato all'attività illecita. La droga, se immessa sul mercato, avrebbe fruttato agli spacciatori circa 10mila euro.