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Cronaca Andrano

Chiese di andare in carcere perché non sopportava i parenti. Sconterà oltre un anno

Il 27enne di origini baresi, balzato agli onori della cronaca per il rifiuto di scontare i domiciliari presso la propria famiglia, a causa di litigi con i parenti, sconterà una pena di oltre un anno nelo stesso domicilio. Il ladro di strumenti musicali arrestato giorni addietro finisce in cella per evasione

TRICASE - Cosimo Vessio, residente a Tricase, originario di Bari e già noto, dovrà espiare la pena residua di un anno e quattro mesi di reclusione in seguito alla sentenza che lo vede condannato in via definitiva per spaccio di stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Sconterà la pena presso il proprio domicilio, proprio quello in cui, nelle scorse settimane, si era rifiutato di tornare. Il 27enne, infatti, è balzato agli onori della cronaca  un anno addietro, per un originale episodio che lo vide come protagonista.FOTO PER STAMPA --3

Esausto dai litigi nella casa della propria famiglia, dove stava scontando i domiciliari per spaccio contestatogli a Santo Spirito, alla periferia di Bari, si presentò dai militari dell’Arma, chiedendo di essere trasferito in carcere. Poi, dopo circa tre settimane da quelle dichiarazioni che fornì in caserma, si trovò pentito e riuscì a spuntarla e a fare ritorno a casa.

PANICO ANDREA X STAMPA-2Un 37enne di Andrano, Andrea Panico, è stato invece arrestato, in flagranza del reato, per evasione. L’uomo, fermato in un’operazione congiunta dai militari di Spongano e Poggiardo per il furto di alcuni strumenti musicali il 23 luglio scorso, è stato notato dai militari del Nucleo radiomobile di Tricase mentre, di, girovagava per le vie del centro cittadino senza alcuna giustificazione, anziché starsene in casa perché sottoposto agli arresti domiciliari. Al termine delle formalità di rito, è finito in carcere.

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