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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Santa Cesarea Terme

Violenza sulle donne, due gli arresti nel Salento in poche ore

Un 51enne di Cerfignano e un 29enne di Lecce sono stati fermati dalla polizia: entrambi rispondono di lesioni sulle rispettive ex compagne

CERFIGNANO (Santa Cesarea Terme) – Piene le pagine delle testate giornalistiche italiane. Da giorni, non si parla che di recrudescenza del fenomeno del femminicidio e dei maltrattamenti nei confronti delle donne. L’assassinio della giovane Sara Di Pietrantonio a Roma prima, i numerosi omicidi-suicidi delle ultime ore, compresi quelli avvenuti a Pordenone e poi anche in Puglia, nella città di Taranto. Dal Salento intanto giungono due nuovi arresti, in poche ore, nei confronti di altrettanti individui fermati dalla polizia, rispettivamente a Cerfignano e a Lecce. Nel primo episodio, la telefonata al numero di pronto intervento è arrivata nella notte scorsa, segnalando una violenta lite in famiglia.

Quando gli agenti del commissariato di Otranto sono giunti sul posto, hanno trovato per strada una donna zoppicante, la quale ha dichiarato di essere stata picchiata poco prima dal proprio convivente. Secondo il racconto, quest’ultimo le avrebbe chiesto del denaro per poter comprare l’alcol e le sigarette. Ma davanti al rifiuto, l’uomo è andato su tutte le furie: dapprima avrebbe offeso la compagna, per poi minacciarla di distruggere l’abitazione. “Promettendole” persino che l’avrebbe ammazzata. A quel punto, la malcapitata ha ceduto, consegnando all’uomo una somma di 10 euro.

Ma rientrato dopo la scorta di alcol e nicotina, palesemente ubriaco, l’uomo ha nuovamente offeso la vittima, chiedendole persino un rapporto sessuale. Davanti al rifiuto da parte della donna, ha impugnato il manico di una scopa e ha cominciato a distruggere mobili e suppellettili. Colpendo, infine, la stessa donna all’altezza della gamba, procurandole una ferita profonda. I poliziotti idruntini hanno rintracciato il responsabile dell’accaduto all’interno della stessa abitazione: si tratta di C.M., di 51 anni, che si trovava in evidente stato di ubriachezza. In casa, completamente a soqquadro, erano stati rotti i vetri, sparsi sul pavimento, e diversi mobili erano ormai visibilmente  danneggiati.Accompagnati entrambi presso gli uffici del commissariato, la donna ha raccontato che, anche in passato, era stata vittima di analoghi episodi da parte del compagno. Sentito il pm di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, Paola Guglielmi, alla luce del quadro indiziario raccolto, il 51enne è finito in manette in flagranza per maltrattamenti in famiglia, lesioni e atti persecutori.

Non è andata diversamente anche nel capoluogo salentino, dove il personale della questura ha arrestato P.A., un ragazzo di 29 anni. Nel pomeriggio di ieri, alcuni cittadini avevano segnalato l’aggressione ai danni di una giovane, in una via del centro storico. Sul luogo segnalato, gli agenti hanno rintracciato due giovani donne, in evidente stato di agitazione, con ferite sugli avambracci. Una delle due, in particolare, ha riferito che, poco prima, si era presentato alla sua abitazione l’ex ragazzo. Il quale, trovando la porta dell’ingresso principale chiusa, dapprima ha suonato insistentemente il campanello e poi, non ricevendo risposta, si è introdotto nella palazzina facendosi aprire da altri. Raggiunto l’appartamento della malcapitata, ha continuato a pigiare il tasto del campanello.

Noncurante dell’invito, da parte della vittima, ad allontanarsi, il 29enne avrebbe riservato alle inquiline parole offensive e minacce. Poi ha sfondato con un calcio la porta in legno, danneggiando il montante e la serratura, riuscendo in quel modo ad accedere all’abitazione. Le ragazze, conoscendo il carattere violento dell’uomo, più volte denunciato per comportamenti simili, sono scappate nascondendosi dietro una porta a vetri del corridoio. Anche questa frantumata con un pugno, che ha provocato una pioggia di vetri addosso alle due giovani donne e procurando loro dei tagli. Una delle vittime è riuscita a scappare e ha chiesto aiuto. Il 29enne, temendo l’intervento delle forze dell’ordine, si è a quel punto dileguato. Non prima di aver insultato le altre studentesse, e sferrato un pugno anche a un’auto parcheggiata nelle vicinanze. 

“Grazie” al Pit Bull di colore marrone che si trovava in compagnia del ricercato, è stato facile per i poliziotti, stanare il ragazzo: trovato poco dopo senza il cane, in una via periferica della città, è stato accompagnato in pronto soccorso per la cura della ferita all’avambraccio e poi in questura. Alla luce di quanto accaduto e degli episodi già denunciati in altre occasioni dalla sua compagna, sentito il pm di turno, P.A. è stato arrestato , per atti persecutori, lesioni colpose e danneggiamento aggravato e ristretto ai domiciliari presso l’abitazione del padre. Cure in ospedale anche per le due vittime, le quali hanno rimediato alcune ferite giudicate guaribili in 5 giorni.

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