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Cronaca

Incidenti prima della partita del Lecce nell'area di servizio: due arresti

Gli agenti della squadra mobile di Brindisi hanno eseguito due provvedimenti restrittivi. Sabato pomeriggio esplosi colpi di pistola in aria per disperdere i gruppi di facinorosi

LECCE - Due ultras del Lecce sono stati tratti in arresto, in flagranza differita, in seguito ai tafferugli registrati sabato prima della gara contro la Virtus Francavilla in un'area di servizio Agip situtata sulla superstrada Lecce - Brindisi, all'altezza dello svincolo per i rioni Bozzano e La Rosa. A intervenire sono stati gli agenti della squadra mobile di Brindisi: i dettagli sono stati illustrati questa mattina in una conferenza stampa presso la questura di Brindisi. 

Si tratta di Moreno Colella e di Sandro Quarta, entrambi leccesi: il primo, di 36 anni, è stato oggetto di un Daspo nel 2015 mentre il secondo, quaratunenne, è già noto alle forze dell'ordine: sono stati individuati dopo la visione dei filmati e l'ascolto di alcune testimonianze. I due si trovano ora nel carcere di Lecce con l'accusa di violenza, resistenza, lesioni personali e concorso con ignoti nel danneggiamento dell'autovettura di servizio.

E' stato lo stesso questore di Brindisi, Maurizio Masciopinto, a dare in conferenza stampa la ricostruzione dei fatti: un gruppetto di tifosi giallorossi avrebbe evitato di accodarsi alle altre auto dei leccesi prese in carico dalla polizia al confine tra le due province, procedendo separatamente. Poco dopo hanno subito un'aggressione da parte dei locali per replicare alla quale gli ospiti sono scesi dalle auto interrompendo la circolazione. Con l'intervento della pattuglia della polizia stradale, che ha sollecitato i leccesi a risalire sui loro mezzi, sarebbe scattata l'aggressione e il danneggiamento della vettura di servizio: un agente è stato colpito da un pugno, un altro è stato spinto procurandosi una lesione alla spalla. La situazione è stata poi risolta con l'esplosione di un paio di colpi di pistola.

Il video diffuso dalla polizia

Il gruppo dei leccesi - hanno dimostrato le immagini - è poi risalito in auto distribuendosi però in maniera diversa, nel tentativo presunto di rendere più difficile una eventuale identificazione. Un secondo episodio si è verificato nei pressi dell'aeroporto del Salento dove una poliziotta della squadra mobile si è ritrovata circondata per aver cercato di individuare i facinorosi.

Il questore ha promesso che le indagini proseguiranno: "I tifosi brindisini non credessero di averla fatta franca, li individueremo. Prima che ce li andiamo a prendere, se vengono spontaneamente domani mattina li accoglieremo a braccia aperte".

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