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Cronaca

Minaccia di morte ex moglie e la costringe a un rapporto sessuale. Fermato 74enne

Un uomo residente a Lecce è finito agli arresti domiciliari con l'accusa, tra le altre, di maltrattamenti, violenza sessuale, atti persecutori. Per oltre un anno ha tormentato la donna, fino a irrompere in casa della vittima e stuprarla

LECCE – L’ennesima moglie vittima delle “attenzioni” di chi diceva di amarla. E’ gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti contro familiari e conviventi, violenza sessuale, atti persecutori,  ingiurie, minacce, violazione di domicilio aggravata, porto ingiustificato di arma impropria. Con queste accuse è finito nei guai, nel corso del pomeriggio, un uomo di 74 anni, originario e residente a Lecce.

Gli agenti di polizia della squadra mobile, dopo aver svolto una serie di indagini negli ultimi mesi, hanno infatti eseguito un’ordinanza di un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa  dal gip del Tribunale di Lecce, Annalisa De Benedictis.

Le verifiche sono partite davanti a una sfilza di denunce, presentate dalla donna  in fase di separazione. Queste segnalazioni hanno consentito di accertare come la malcapitata, a partire dal mese di maggio del 2013, abbia subito le più diverse forme di vessazioni, violenze fisiche e morali e violenze sessuali. L’uomo, contrario alla separazione, avrebbe infatti offeso, umiliato e usato violenza sulla compagna in più occasioni.  L’ha minacciata, anche di morte, e l’ha pedinata in diversi luoghi.

In una occasione, nel mese di ottobre dello scorso anno, si è persino introdotto abusivamente nell’appartamento dove la vittima si era trasferita dopo la cessazione della convivenza. Sotto la minaccia di un taglierino  l’ha costretta a subire un rapporto sessuale.

L’ultimo grave episodio in ordine di tempo risale a maggio, due mesi addietro. Quando l’indagato ha manifestato anche ad alcuni parenti l’intenzione di uccidere la moglie. Il grave quadro indiziario delineato dagli investigatori della squadra mobile ha portato il sostituto procuratore della Repubblica, Massimiliano Carducci, a chiedere al gip l’emissione della misura cautelare che, nella giornata, ha messo la parola fine all’incubo di una donna con la sola colpa di non corrispondere più un amore.

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