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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Bagnolo del Salento

Si fingeva chef stellato per molestare universitarie: preso 23enne

Salentino da tempo domiciliato nella capitale, era diventato l’incubo delle studentesse di Roma Tre: sette i casi accertati, altri trenta quelli su cui i carabinieri stanno indagando

ROMA – In manette un aiuto cuoco di Bagnolo del Salento, domiciliato a Roma: era considerato il maniaco delle universitarie. Sette casi di molestie accertate all’università, ma gli episodi potrebbero essere una trentina. Ci sarebbero infatti anche ulteriori fatti da accertare a carico di Salvatore Mariano, un 23enne da tempo trasferitosi nella capitale, accusato di violenza sessuale e atti persecutori.L’attività investigativa, condotta dai carabinieri della stazione di Roma Aventino, come si apprende dal quotidiano RomaToday, ha infatti portato alla luce i gravi episodi: sette casi di violenza per i quali il ragazzo è finito nel carcere romano di Regina Coeli. Il giovane avrebbe avvicinato studentesse dell’Università Roma Tre mentre viaggiavano in metro o sui bus. Una volta scelta la “preda”, il solti copione: "Sono un grande cuoco, ho partecipato anche a MasterChef, vuoi lavorare con me?". 

Approcciata la vittima di turno, solitamente di età compresa fra i 20 ed i 25 anni, l'aiuto cuoco riusciva poi a farsi dare il numero di telefono. Poi l’incubo. Nel tempo divenuto un vero e proprio fenomeno sociale tanto che, alcune tra le universitarie, hanno pubblicato dei post sui social netowork per mettere in guardia le altre ragazze, invitandole a fare attenzione a quelle avance. Sarebbero oltre 30 infatti le studentesse universitarie molestate dal 23enne arrestato su richiesta della Procura di Roma. Il dato emerge dall'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip, nella quale si legge che su Instagram erano stati creati due gruppi (Spotted Sapienza e Spotted Roma Tre) in cui le giovani studentesse avevano "caricato le foto dell'arrestato e pubblicato le sue generalità" allo scopo di "raccogliere le testimonianze delle ragazze che hanno vissuto esperienze simili e allertare altre giovani".

Molte ragazze quindi avrebbero subito le molestie dell'uomo senza però denunciare i fatti. "Dagli atti emerge con chiarezza che l'indagato agisce seguendo un modus operandi sempre analogo, quasi seriale - scrive il gip -. Egli, infatti, individua le proprie vittime in donne di giovane età e le approccia sempre quando si trovano da sole, per strada, all'uscita della metro o alla fermata degli autobus. Rivolge loro parola, con la scusa di chiedere informazione e presentandosi direttamente come uno chef" millatando di conoscere gli "stellati" Carlo Cracco e Antonino Cannavacciulo, propone "offerte di lavoro nell'ambito della ristorazione". Il giovane quindi "passa subito alla fase esecutiva del proposito criminoso e con fare violento" prova a compiere la violenza sessuale.

Come scrive ancora il gip di Roma Luigi Balestrieri nell'ordinanza con la quale è stato disposto l'arresto dell'aiuto cuoco, lo stesso aveva una "assoluta incapacità di contenersi". "Il concreto pericolo di reiterazione del reato da parte dell'indagato - scrive ancora il gip Balestrieri - è desumibile dalla modalità della condotta posta in essere che evidenzia la sua già ampiamente sperimentata pericolosità".  Il 23enne, si legge nell'ordinanza, è un "soggetto privo di qualsivoglia capacità di autocontrollo il quale non ha esitato al fine di soddisfare ad ogni costo la propria concupiscenza ad approcciare giovanissimi avvenenti studentesse universitarie o in un caso una giovane lavoratrice extracomunitaria e a violarne l'intimità baciandola e palpeggiandola". 

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