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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Terremoto al Comune di Brindisi: arrestato anche commercialista leccese

Il professionista salentino è finito nei guai assieme al sindaco della città adriatica, Mimmo Consales, e a un imprenditore

BRINDISI – E’ un commercialista leccese il terzo arrestato, questa mattina, nell’inchiesta in cui sono anche coinvolti il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, di 56 anni, e l’imprenditore Luca Screti, di 47 anni. Massimo Vergara, un professionista 59enne del capoluogo salentino, titolare di uno studio in via Campania, è finito nei guai. All’origine del terremoto che ha fatto tremare le sale di Palazzo Nervegna, lo zoom che gli investigatori hanno puntato sulla gestione del ciclo di rifiuti in città. I tre rispondono delle accuse in concorso di abuso d’ufficio, corruzione e truffa.

Sono stati gli agenti della Digos della città adriatica a stringere le manette ai polsi dell’esperto contabile, ora ristretto al regime degli arresti domiciliari. Identica misura cautelare per il principale inquilino del municipio brindisino, mentre finisce in carcere l’imprenditore originario di San Pietro Vernotico, amministratore fino a cavallo tra fine mese di novembre e i primi di dicembre  della ditta “Nubile srl”, quando ha lasciato il ruolo. Quest’ultima è stata fino al 2015 la società incaricata dal Comune di Brindisi per il trattamento dei rifiuti solidi urbani.

Poi l'affidamento alla società "Amiu Puglia srl", giunto un paio di mesi addietro su disposizione del governatore Michele Emiliano. Alla municipalizzata barese anche l'incarico della gestione dell'impianto di raccolta e biostabilizzazione nella zona industriale brindisina, che fino ad oggi è rimasto fermo. Nel corso della mattinata, il personale della Digos, ha apposto i sigilli allo stabilimento.

Nel'ambito della vicenda giudiziaria, riconducibile al 2013, Vergara avrebbe ricoperto il ruolo di "corriere", incaricato di consegnare il denaro delle mazzette. Si tratta di una somma di circa 30mila euro, suddivisa in sei rate, che il professionista avrebbe ceduto al primo cittadino di Brindisi, per conto della società Nubile srl. Non tutte le somme sarebbero state portate in prima persona da Vergara ma, in alcuni di questi sei episodi riscontrati fagli inquirenti, si sarebbe avvalso di dipendenti della vecchia azienda incaricata per lo smaltimento rifiuti. L'ultima di quelle rate risalirebbe al mese di ottobre del 2013, periodo in cui ai tre arrestati fu notificato un avviso di garanzia.

Delle transazioni economiche non vi sarebbero tracce: né sui conti aziendali, nè tantomeno su quelli di Consales. Eppure, gli investigatori della questura brindisina hanno disposto diversi controlli che si sono tradotti in appostamenti, e controllo dei tabulati telefonici. Non vi sarebbero intercettazioni telefoniche, stando ai primi elementi a disposizione.

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