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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca San Cassiano

Violenta rapina alle poste alla vigilia di Ognissanti: arrestato il complice del 23enne

Fermato un 25enne di Matino, ricercato dal 31 ottobre per il colpo a San Cassiano nel quale è rimasto ferito un testimone: per lui anche l'accusa di tentato omicidio

SAN CASSIANO- E’ durato 23 giorni il limbo giudiziario del complice di Giorgio Tarantino: è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di rapina aggravata e tentato omicidio, dopo il violento episodio nell’ufficio postale di San Cassiano, lo scorso 31 ottobre. I militari della compagnia di Maglie, guidati dal capitano Luigi Scalingi, hanno infatti stretto le manette ai polsi dell’altro malvivente che, assieme a Tarantino, avrebbe portato via un ingente bottino, di 4mila e 300 euro, all’ora di pranzo del giorno della vigilia di Ognissanti. Si tratta di Sabino Vitale, un 25enne incensurato di Matino. I due, muniti di coltello e di pistola, durante la fuga hanno ferito un testimone del posto. Si tratta di Rosario Guercio, un coraggioso 50enne che, dopo aver notato la scena della fuga dei due, li ha inseguiti assieme ad altri cittadini. Ma il suo gesto è stato punito dalla coppia di rapinatori che, usando la lama, gli ha sferrato un fendente all’altezza della milza, provocandogli una grave lesione. In quella maledetta giornata, uno dei due rapinatori, che si scoprirà essere Tarantino, è stato infatti bloccato sull’asfalto dai testimoni della scena.VITALE Sabino-3

Ma il suo complice, Vitale, sarebbe poi tornato indietro, per “liberare” l’amico, sferrando la coltellata a Guercio, poi salvato in extremis dal 118. I due sono scappati separandosi: il 23enne ha tentato la fuga a piedi, lungo le vie del paese, per poi essere acciuffato poco dopo. Il complice, invece, si è dileguato utilizzando la Fiat Punto, dopo essersi disfatto del coltello insanguinato, lanciato in un garage della zona. La vettura, della zia del 23enne, è  stata poi rintracciata a Casarano. I carabinieri, sotto il coordinamento del pm presso la Procura della Repubblica di Lecce, Carmen Ruggiero, hanno ascoltato Tarantino e avviato immediate indagini per risalire al secondo autore e responsabile dell’accoltellamento.  Nella serata di ieri, i militari magliesi, in collaborazione con i colleghi della stazione di Matino, hanno bussato a casa di Vitale, destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare, emessa nella mattinata di ieri dal gip. 

Determinanti sono stati i riconoscimenti effettuati dai testimoni, gli intrecci dei tabulati del traffico telefonico delle utenze in uso a Tarantino e Vitale, nonché le celle telefoniche agganciate durante l’arco orario della rapina. Provvidenziale, inoltre, una telecamera a circuito chiuso di un distributore alle porte di San Cassiano:  ha ripreso i due complici poco prima della rapina, intenti ad effettuare rifornimento, vestiti esattamente con gli stessi indumenti utilizzati per consumare il reato. All’appello degli investigatori dell’Arma mancavano ancora alcuni elementi: la pistola, la giacca utilizzata da Tarantino e parte della refurtiva arraffata, poiché i due si erano già parzialmente divisi le loro quote subito dopo il colpo. Alcuni giorni addietro, i carabinieri hanno effettuato una ricognizione di tutta l’area interessata dalla fuga di Tarantino, certi che da qualche parte fossero occultati i “tasselli mancanti”. Dopo alcune ore di ricerche, nelle campagne, a poche decine di metri una dagli altri, sono stati trovati rispettivamente la pistola, a gas ma priva di tappo rosso, e la giacca verde con cappuccio, nascosta sotto una pianta di fichi d’india, con all’interno, ancora appallottolati, mille e 25 euro, parziale provento della rapina. E’ verosimile che la restante parte della refurtiva sia stata portata via da Vitale a seguito della fuga in auto. La termine delle formalità di rito, il 35enne è stato accompagnato nel carcere di Borgo San Nicola, alle porte di Lecce, con le accuse di rapina aggravata e tentato omicidio.

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