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Cronaca Tricase / Piazza dei Cappuccini

Spaccio di eroina nel cimitero e a domicilio. Operazione “Mezzadia”: coppia in manette

Un uomo di 46 anni, già noto alle forze dell'ordine, e la propria compagna di 33, entrambi di Tricase, sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia locale con l'accusa di spaccio. Le indagini sono state avviate all'inizio dell'anno, pedinando alcuni tossicodipendenti della zona. A mezzogiorno in punto partiva il giro di distribuzione della droga nella cittadina

TRICASE – Coppia di fidanzati finisce nei guai. Nell’ambito di un’operazione che gli investigatori hanno denominato “Mezzadia”, mezzogiorno in dialetto. Perché è a quell’ora, con  una puntualità ineccepibile,  che i due innamorati avviavano sistematicamente il giro della compravendita di eroina. Ma sono stati scoperti e arrestati. Nel corso della mattinata, infatti, i carabinieri della stazione di Tricas, guidati dal capitano Simone Clemente,  hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal  gip del Tribunale di Lecce, Alcide Maritati. In manette sono finiti Maurizio Calati, 46enne già noto alle forze dell’ordine, e Sara Farina, 33enne, entrambi di Tricase.

L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Roberta Licci,  trae origine da numerose segnalazioni da parte di cittadini, che hanno segnalato lo spaccio di droga nei pressi di Piazza Cappuccini, del vecchio cimitero e delle vie cittadine. L’attività di polizia giudiziaria ha, infatti, portato alla luce l’attività illecita dei due fidanzati.CALATI MAURIZIO.-2

Tramite sistemi di videoregistrazione, i carabinieri  hanno accertato che l’autore dello spaccio di eroina  era sempre Calati, individuo noto perché gravato da numerosi precedenti di polizia, sempre in materia di stupefacenti. L’uomo è stato avvistato spesso in compagnia della 33enne, complice nell’attività. A bordo della propria Toyota, il 46enne era solito percorrere le vie del centro di Tricase, effettuando sempre le solite soste per incontrare persone conosciute come abituali assuntrici di sostanze stupefacenti,  specialmente di eroina. Il servizio di cessione dello stupefacente era organizzato persino “ a domicilio”.  Un itinerario fatto  di luoghi fissi e ricorrenti di incontro e di riferimento per gli assuntori.

Tutto ha avuto inizio nel gennaio 2014, quando i militari della stazione di Tricase hanno avviato pedinamenti e controlli nei pressi dell’ex cimitero della cittadina,  oggetto di segnalazioni da parte di alcuni abitanti. Sin dai primi giorni di osservazione, i militari hanno scorto la presenza di un tossicodipendente che, in sella alla sua bicicletta, è stato notato dapprima aggirarsi nelle vicinanze e poi introdursi con la bici all’interno del cimitero. Un’abitudine che ha destato particolare interesse negli investigatori:  il tossicodipendente, infatti, era stato notato colloquiare con Calati.FARINA SARA.-2

Durante l’analisi dei tabulati telefonici, sono emersi contatti tra l’utenza telefonica in uso all’arrestato e vari assuntori, alcuni dei quali hanno confermato di aver acquistato eroina dai due fidanzati, mentre altri si son rifiutati e per questo deferiti in stato di libertà per favoreggiamento. Fino all’alba, quando i due sono stati rintracciati presso l’abitazione dell’uomo e tratti in arresto. Calati  è stato accompagnato presso il carcere di Lecce, mentre la donna è stata ristretta agli arresti domiciliari presso l’abitazione materna.

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