Il kit da "007" per nascondere l'eroina, manette per un 40enne

LECCE – Aveva trasformato la propria abitazione in un centro di spaccio ben attrezzato, molto frequentato da tossicodipendenti e consumatori di eroina. Un vero e proprio “via vai” di acquirenti, di tutte le età, durante l’intero l’arco della giornata. I carabinieri, però, monitoravano la situazione da tempo e avevano effettivamente rilevato, nel corso di ripetuti servizi di osservazione, i traffici illeciti. I successivi riscontri investigativi hanno permesso di accertare l’esistenza di uno vero e proprio bazar della droga: persone sempre diverse, tutti i giorni salivano e poi scendevano dopo pochi minuti, sempre allo stesso piano, sempre alla stessa porta.  

A interrompere l’attività di spaccio è stato un blitz in piena regola condotto, nelle prime ore della sera di ieri, dai carabinieri del nucleo operativo di Lecce, e che ha permesso di assicurare alla giustizia Oronzo Russano, 40enne leccese, disoccupato. I militari dell’Arma l’hanno sorpreso mentre era intento a cedere l’eroina ai suoi abituali clienti. L’irruzione nell’appartamento è avvenuta dopo la “visita” di una coppia di individui, già notati qualche settimana prima. I carabinieri del nucleo, guidati dal tenente Alessio Perlorca, li hanno sorpresi sull’uscio di casa mentre ricevevano da Russano la “merce” proibita. La successiva perquisizione ha permesso di rinvenire il consueto materiale per il confezionamento: bilancino, forbici, nastro isolante, buste ritagliate, fogli di alluminio e diverse dosi già confezionate, per un totale di 16 grammi di eroina. Sono stati sottoposti a sequestro anche 2750 euro, in banconote di diverso taglio, presunto provento dell’attività delittuosa.

L’aspetto più curioso della vicenda riguarda gli escamotage trovati per nascondere la sostanza stupefacente ed evitare eventuali perquisizioni delle forze dell’ordine. Si tratta di un kit da vero e proprio “007”: una finta bomboletta spray di lacca per capelli, con l’estremità inferiore costituita da un tappo a vite; due finti libri con vano segreto all’interno; un orologio a muro, anch’esso con doppiofondo. Tutto ciò non è bastato ad evitargli l’arresto: condotto in caserma, dopo le formalità di rito è stato trasferito nella casa circondariale di Lecce a disposizione del magistrato di turno Giuseppe Capoccia.