rotate-mobile
In fumo un ettaro e mezzo / Palmariggi

Ripreso mentre appicca il fuoco al bosco: arrestato operatore della Protezione civile

Un 53enne di Uggiano, quotidianamente impegnato nello spegnimento dei roghi, sarebbe il responsabile dell’incendio del 2 agosto scorso al Bosco Giancola nella zona di Palmariggi: l’uomo è stato incastrato dalle telecamere piazzate nella zona di accesso

PALMARIGGI – Ha appiccato il fuoco ad una area boschiva che sorge nel Comune di Palmariggi, il Bosco Giancola (un refuso presente nelle note delle forze dell’ordine lo aveva fatto confondere col “Bosco Guarini”, sito d’interesse comunitario di Tricase in piena zona Parco Otranto-Leuca, ndr), distruggendo circa 1,5 ettari di superficie: ma la cosa che più sorprende è che ad avviare l’incendio non sia stato un anonimo piromane, ma un operatore della Protezione civile, ovvero una figura che dovrebbe essere in prima linea nella tutela dell’ambiente e del territorio.

Si trova ai domiciliari Vincenzo D’Alba, 53enne di Uggiano La Chiesa, incastrato dalle telecamere che lo hanno ripreso in azione come presunto responsabile dell’incendio dello scorso 2 agosto: l’uomo è stato arrestato, a seguito di un’intensa attività di indagine, condotta dai carabinieri forestali del Nucleo investigativo di Polizia ambientale agroalimentare e forestale di Lecce e della stazione dei carabinieri forestali di Otranto, sotto il coordinamento e la direzione della Procura di Lecce: per lui l’accusa è quella di incendio boschivo doloso.

Come detto, l’uomo è un operatore della Protezione civile di Uggiano ed è stato filmato mentre verosimilmente appiccava le fiamme il 2 agosto scorso in località “Bosco Giancola”, nella zona di Palmariggi, causando la distruzione di circa 1,5 ettari di superficie.

L’attività investigativa è stata svolta mediante una preliminare analisi storica degli incendi boschivi, verosimilmente di matrice dolosa, succedutisi nella zona nell’ultimo decennio (almeno quattro), con analoghe dinamiche e negli stessi giorni durante il periodo estivo; inoltre, applicando il metodo scientifico “delle evidenze fisiche” (Mef) si è potuto di individuare con precisione i punti di innesco dei roghi.

Così i carabinieri forestali hanno installato in loco un sistema di videosorveglianza occultato, in prossimità delle vie di accesso al “Bosco Giancola”: questo ha permesso di immortalare l’uomo che, attorno alle ore 9 del 2 agosto scorso, giungendo in zona con un’auto, una Peugeot 106, imboccava la stradina di accesso all’area e, fermatosi in corrispondenza di un varco di accesso, scendeva dal mezzo, addentrandosi nel bosco e probabilmente appiccando il fuoco, per poi allontanarsi velocemente dalla zona mentre alle sue spalle si alzava una colonnina di fumo.

I carabinieri sono poi risaliti al proprietario del veicolo, individuando un 81enne e raggiungendolo nella sua abitazione, dove i militari lo trovavano in compagnia della moglie e del figlio: quest’ultimo, il figlio, per corporatura e tratti somatici è apparso subito compatibile con l’uomo presente nel filmato registrato sul luogo dell’incendio.  

L’attività è risultata particolarmente grave agli stesi inquirenti in quanto, oltre a causare la distruzione della porzione di bosco in un’area di particolare pregio ambientale e paesaggistico, è stata perpetrata in una zona attigua alla strada provinciale 344 ed in prossimità di alcuni centri abitati, quindi con potenziale pericolo per le persone.

Ancora più allarmante, poi, per i forestali, la circostanza che l’indagato sia appunto un operatore di Protezione civile abitualmente impiegato in operazioni di spegnimento di incendi boschivi e come tale, consapevole dei danni che il fuoco può provocare al bosco. L’uomo è difeso dall’avvocato Giuseppe Gennaccari.

Dà fuoco al bosco Guarini, volontario arrestato

 

Qui il video 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ripreso mentre appicca il fuoco al bosco: arrestato operatore della Protezione civile

LeccePrima è in caricamento