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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Via Lupiae

Tenta estorsione all'impresario funebre. Ma di fronte c'è il comando dei carabinieri

Un 73enne di San Cesario di Lecce è finito in manette anche con l'accusa di abusiva attività finanziaria. Avrebbe chiesto al titolare di un'agenzia in via Lupiae, nei pressi del comando provinciale dell'Arma, il versamento di interessi capestro. Indicato, in passato, da alcuni pentiti come personaggio di spicco del circuito usurario

LECCE – Dal caro estinto al prestito da “estinguere”. Ma quell’uomo notato in compulsivi viavai da e verso l’agenzia funebre, è stato ammanettato e ristretto al regime degli arresti domiciliari. Francesco De Vergori, 73enne di San Cesario di Lecce, è stato infatti fermato nella mattinata dai militari con l’accusa di tentata estorsione e di abusiva attività finanziaria, un reato previsto dal testo unico bancario.

Il presunto strozzino avrebbe preso di mira il titolare di un’impresa funebre, la "Funeral center" che ha sede proprio di fronte al comando provinciale dei carabinieri, al civico 5 di via Lupiae. Una scelta sprovveduta a cui è seguito il suo fermo, nell’ambito dell’operazione ribattezzata, non a caso, “Resurrezione”.

I movimenti sospetti da parte dell’anziano sono stati in più occasione dal personale dell’Arma. De Vergori era solito presentarsi presso l’agenzia, e la frequenza di quelle visite ha destato più di un dubbio. A partire dall’inizio della scorsa estate, quei contatti sono andati via via intensificandosi, fino a quando hanno chiarito l’identità dell’uomo, indicato in passato  da alcuni collaboratori di giustizia come persona ben inserita negli ambienti criminali che contano, in particolare nel circuito usurario, pur non essendo  mai stato condannato per associazione mafiosa.

La natura di quegli incontri non ha tardato a lasciarsi scoprire: il titolare dell’agenzia era infatti  sottoposto ad usura da parte di  De Vergori, il quale si presentava per chiedergli il versamento degli interessi capestro. Avviate le indagini, i carabinieri hanno annotato la serie di appuntamenti fra i due, per poi passare all’acquisizione della documentazione bancaria e a quella relativa alla dichiarazione dei redditi. L’impresario, a quel punto, non ha potuto fare altro che confermare l’accaduto e collaborare. Davanti all’evidenza dei fatti, anche lui sarebbe potuto finire nei guai con l’accusa di favoreggiamento.DE VERGORI FRANCESCO cl 1941-2

Nel corso della mattinata, il 73enne è stato dichiarato in arresto e condotto presso la sua stessa abitazione, a causa dell’età. Il provvedimento è scattato su disposizione del gip presso il Tribunale del capoluogo salentino, Cinzia Vergine, su richiesta del pm della Direzione distrettuale antimafia, Alessio Coccioli. L’uomo è difeso dall’avvocato Elvia Belmonte del Foro di Lecce.

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