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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Ugento

Rapine a mano armata nel supermercato e poi in pizzeria: in carcere il presunto autore

Un 23enne di Ugento è stato arrestato nella serata di martedì dai carabinieri del luogo. Avrebbe perpetrato i colpi dell’8 e 18 febbraio, nella cittadina messapica, costringendo un pizzaiolo a mettersi alla guida (fermato e poi rimesso in libertà) e servendosi della complicità di due minorenni

UGENTO –  Era il nome che mancava all'appello. Finisce in carcere l’altro presunto autore delle due rapine a mano armata messe a segno a Ugento, in un supermercato e poi in una pizzeria, nel mese di febbraio del 2022. L’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita nella giornata di ieri dai carabinieri del comune messapico nei confronti di Salvatore De Gaetani, un 23enne del luogo.

Il ragazzo, stando alle indagini condotte nel corso dei mesi, sarebbe il responsabile dei colpi perpetrati l’8 febbraio nei locali del market Coop di via Bologna e del 18 febbraio all’interno della pizzeria “Del corso”, in via Messapica. La misura cautelare in carcere è stata emessa dal gip del Tribunale di Lecce, Sergio Mario Tosi, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo salentino. Il primo episodio risale alla tarda serata dell’8 febbraio dell’anno scorso. Al momento dell’ora di chiusura, De Gaetani e un secondo individuo – non ancora identificato- avrebbero fatto irruzione nei locali del supermercato con i volti coperti da passamontagna e una pistola in pugno.Facendosi  poi consegnare dai commessi, sotto la minaccia dell’arma, una somma di svariate centinaia di euro.

Dieci giorni dopo, il secondo colpo nella pizzeria. Intorno alle 23 del 18 febbraio in due - poi identificati come un ragazzo di 15 anni e una 16enne e affidati a una comunità dal Tribunale dei minori di Lecce per rapina in concorso e porto abusivo di armi – avrebbero rapinato l’esercizio. Identica modalità del primo episodio: passamontagna di colore giallo calati sul viso e due pistole. Poi la fuga, a bordo di una vecchia Fiat Punto intestata al nonno del 15enne, con addosso giubbotti di taglie decisamente più grandi per dissimulare la vera età. Capi che sono stati poi dati alle fiamme e ritrovati a brandelli nelle campagne vicine poche ore dopo.

L’indagine

L’attività investigativa era stata avviata sin dai primi istanti. Il 9 febbraio, all’indomani del primo colpo, i militari dell’Arma avevano infatti eseguito una perquisizione in casa del 23enne, rinvenendo una pistola “scacciacani”, una carabina ad aria compressa, un bastone sfollagente, una mazza da baseball, guanti e un carrello in plastica per pistola giocattolo. Successivamente all’episodio nella pizzeria, in tre – i minorenni e un 21enne di Melissano- erano stati identificati e poi arrestati.

Il pizzaiolo 21enne è stato rimesso in libertà. Stando alle indagini condotte dai militari ugentini, che proseguono con ulteriori accertamenti, il giovane sarebbe stato minacciato proprio da De Gaetani e costretto a prendere parte al piano delittuoso. A bordo della Punto assieme ai due minorenni, De Gaetani lo avrebbe infatti “invitato” a mettersi alla guida della vettura, conducendo l’intero gruppo sul luogo della rapina. “O fai quello che io ti dico, oppure faccio del male a te e alla tua famiglia” gli avrebbe intimato.

Questo il racconto fornito dal 21enne agli inquirenti, la cui corrispondenza sarebbe confermata almeno nei tempi e nei luoghi dai filmati di due videocamere: una installata nei pressi dell’oratorio di Ugento, l’altra nelle vicinanze della pizzeria rapinata. Alla regia delle due rapine, dunque, ci sarebbe stato proprio De Gaetani che, nella giornata di ieri, è stato accompagnato nell’istituto penitenziario di Borgo San Nicola dove resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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