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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Via Imperatore Adriano

Rapinatore-stalker scappa con borsa e telefono della ex: fermato anche grazie ai passanti

Un 32enne di Andria è stato arrestato dalla polizia nella giornata di giovedì, nel centro di Lecce. Poco prima, durante un incontro “chiarificatore”, aveva rapinato una 26enne. Nell’auto mazza da baseball e un coltello

LECCE – Mette a segno un colpo ai danni della ex, ma finisce subito in manette con l’accusa di rapina e atti persecutori. Per lui anche la denuncia per porto di arnesi atti a offendere. Nicola Montereale, un 32enne di Andria, è stato infatti arrestato nella giornata di ieri, dagli agenti della sezione volanti. Tutto è cominciato poco prima di mezzogiorno, quando alla sala operativa della questura è giunta una richiesta d’intervento per una rapina messa a segno in via Imperatore Adriano, in centro. 

Sul posto era stato segnalato un giovane italiano con addosso un giubbotto in pelle di colore nero, jeans e cappellino in lana arancione. Alcuni passanti, dopo aver notato la scena, si sono messi a inseguirlo. La polizia, intanto, ha contattato la vittima, una 26enne di Torchiarolo, raggiunta immediatamente. Dalle dichiarazioni rese dalla ragazza, l’autore della rapina era il suo ex, tanto da aver indicato ai poliziotti l’auto dell’uomo, rimasta parcheggiata a pochi metri di distanza. Ed è lì che sarebbe prima o poi dovuto tornare.

I due si erano visti nel corso della mattinata, in un bar del centro commerciale “Mongolfiera” di Surbo, per parlare, per l’ennesima volta, delle ragioni per cui era la loro storia d’amore iniziata a settembre dell’anno scorso e durata sino a una decina di giorni addietro era ormai terminata. Non soddisfatto dal chiarimento, il 32enne ha proposto alla ex un altro caffè nel centro del capoluogo salentino. La ragazza ha accettato ed entrambi, ognuno a bordo della propria vettura, hanno raggiunto via Imperatore Adriano.  Montereale ha invitato la 26enne a scendere dall’abitacolo, ma lei si è opposta avendo fretta di rincasare. Quel rifiuto gli ha originato un raptus di violenza: si è scagliato nella vettura e le ha strappato la borsa di dosso e il telefono dalle mani, fuggendo per le vie del centro leccese.

Alcuni passanti, richiamati dalle urla della ragazza, si sono messi immediatamente all’inseguimento. Ma il 32enne ha percorso poche decine di metri e si è visto braccato dai cittadini: a quel punto ha abbandonato la borsa. Quest’ultima è stata poi recuperata da uno dei “soccorritori” della vittima e consegnata alla pattuglia della polizia locale che si trovava in strada. Poco dopo, il 32enne è ritornato in direzione della propria auto: mentre gli altri gli davano la caccia, ad attenderlo vi erano due agenti delle volanti. Nelle mani aveva ancora il cellulare della malcapitata, alla quale ha urlato con derisione che glielo avrebbe restituito “tanto ormai non mi serve più”. È scattata la perquisizione del veicolo dove i poliziotti hanno fatto un’inquietante scoperta: nel bagagliaio, infatti, una mazza da baseball e fra i sedili un coltello di circa 20 centimetri. L’uso che avrebbe fatto di quegli oggetti è tuttora un mistero, ma ha destato diverse preoccupazioni tra gli inquirenti.

Dal racconto della 26enne è emerso che Montereale non era nuovo a episodi di violenza, peraltro nati sempre per futili motivi. Tanto che nel tempo non sono mancati messaggi, telefonate, offese e minacce anche di morte. Atteggiamenti ansiogeni che hanno preoccupato la giovane donna, soprattutto in relazione all’incolumità del suo figlioletto. Stando agli accertamenti effettuati dalla polizia tramite banca dati, inoltre, è emerso che a carico di Montereale vi era un decreto di ammonimento del questore, del 24 agosto 2020, per aver posto in essere condotte in materia di atti persecutor e stalking. Al termine delle formalità di rito, è stato condotto presso la sua abitazione e ristretto ai domiciliari su disposizione della Procura della Repubblica di Lecce.

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