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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Maxi-sbarco sul litorale, pagati fino a 8mila dollari: due arresti

In manette due extracomunitari che avrebbero condotto l'imbarcazione fino a Porto Badisco, con un carico di quasi 200 disperati di varie nazionalità. Denunciate a piede libero altre tre persone che avrebbero prestato loro aiuto

OTRANTO - Una magra consolazione, quella concessa nelle ultime ore dalle forze dell'ordine. I due scafisti, che hanno traghettato circa 200 disperati, salpando dalle coste turche, per giungere sulle spiagge di Otranto e Santa Cesarea Terme, sono stati tratti in arresto

I due uomini avrebbero richiesto a ciascun immigrato, somma in contanti di migliaio di dollari. Ora dovranno rispondere dell'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Alcuni migranti - provenienti soprattutto da città della Siria, Pakistan, Iraq e Afghanistan - hanno riportato ferite lungo il difficoltoso e drammatico tragitto nelle acque adriatiche. C'erano anche donne, una in stato interessante, e bambimi. Pià di qualcuno è stato ricoverato.

MOHAMAD SAMER AHMAD-3MUSTAPHA AHMAD-2I fermi sono stati eseguiti dai carabinieri della motovedetta di Otranto insieme a personale della guardia costiera. Si tratta di Ahmad Mustapha, 18enne, sedicente, iracheno e di Ahmad Mohamad, 29nne, palestinese. Sono state denunciate in stato di libertà per lo stesso reato altre tre persone, rispettivamente un sedicente palestinese 26enne, un sedicente siriano, 34enne ed un sedicente iracheno 17enne. Cinque, in tutto, sarebbero quindi i responsabili della traghettata, culminata con un naufragio ed una strage sfiorata.

Tutto è cominciatp la notte del 29  novembre, con l’intercettazione di un’imbarcazione da diporto della lunghezza di 20 metri, da parte delle motovedette della guardia di finanza, che dopo aver naufragato in località “Villaggio Paradiso”, zona di Santa Cesarea Terme, è affondato. Personale della motovedetta di Otranto e della polizia, hanno tratto in salvo gli extracomunitari, di varia nazionalità, poi condotti  presso il centro di identificazione temporanea “Don Tonino Bello” di Otranto. 

I carabinieri, nelle ore successive, hanno ascoltato gli  extracomunitari che, con l’aiuto degli interpreti, hanno raccontato e spiegato, provocando forti emozioni, di aver pagato dai 4mila agli 8mila dollari per affrontare quel viaggio della speranza e  giungere finalmente in un paese che  potesse dar loro la libertà, quella libertà sempre sognata e mai avuta. Nel loro racconto, hanno anche spiegato  di non aver mangiato per giorni e di essere stati minacciati e picchiati con bastoni di legno. E' grazie a loro che è stato possibile  individuare i presunti responsabili.  I due  arrestati sono stati condotti presso la casa circondariale di Lecce.

 

 

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