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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Matino

Centinaia di candelotti senza etichette e 75 chili di “polvere nera”: arrestato titolare ditta

Un 44enne di Matino, proprietario di un’azienda che produce materiale pirotecnico, ai domiciliari. Maxi sequestro all’interno del deposito, avviata pratica per revoca della licenza. Tutto è nato dalla perquisizione nell’auto di un 22enne

MATINO – Fabbricazione illegale di fuochi d’artificio: questa l'accusa con cui è finito in manette il titolare di una ditta di Matino. L’arresto nel pomeriggio di mercoledì, a seguito di un’attività di indagine condotta in tutta la provincia in occasione delle festività natalizie e di fine anno da poco concluse. A finire nei guai Luigi Sica, 44enne della cittadina del basso Salento, dopo l'intervento della Polizia di Stato. Tutto è cominciato lo scorso 30 dicembre quando gli agenti del commissariato di Gallipoli avevano denunciato un 22enne, accusandolo di aver comprato del materiale esplodento senza averne i requisiti e autorizzazioni.

I poliziotti avevao accertato come il ragazzo avesse acquistato i prodotti pirotecnici da una fabbrica di un comune della zona. Così nella giornata di ieri è scattata una verifica amministrativa all'interno della ditta, assieme ai colleghi dell’apposita Divisione della questura e degli artificieri del Nucleo interregionale in servizio presso la questura di Bari.  Dapprima i poliziotti hanno controllato che il registro delle operazioni quotidiane di carico e scarico merce fosse in regola, così come per i requisiti di sicurezza relativi al deposito e produzione del materiale. Al termine dell’accertamento sono stati però trovati e sottoposti a sequestro 75 chilogrammi di “polvere nera”. Si tratta di esplosivo proveniente da un ciclo illegale di produzione, così come riscontrato in flagranza dagli artificieri che hanno effettuato una campionatura del materiale ottenendo la conferma.

Materiale proveniente dal ciclo illegale di produzione

Sigilli posti anche a 270 candelotti denominati “Rambo 3”, del peso di 48 grammi ciascuno, con etichettatura priva del marchio comunitario obbligatorio per legge. Si tratta di prodotti uguali a a quelli sequestrati in occasione del controllo dello scorso 30 dicembre. L’intero quantitativo di materiale sequestrato è stato fatto brillare dagli artificieri in un luogo sicuro, come disposto dalla Procura della Repubblica di Lecce. Mentre il proprietario è stato ristretto ai domiciliari, presso la sua abitazione, la Divisione amministrativa della questura sta procedendo a istruire la pratica per revocargli la licenza.

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