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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Tuglie

Risolto misterioso caso a Tuglie: fermato 24enne per alcol e fuoco sulla compagna

Il convivente della ferita ustionata, e ora ricovera ta a Brindisi, è finito in manette: violenze psicologiche e fisiche anche davanti ai bimbi di 1 e 3 anni

TUGLIE –  Gli inquirenti non avevano dubbi sul fatto  che, dietro quel misterioso incidente domestico, vi fosse lui. E’ finito in manette il compagno della donna ricoverata con gravi lesioni al reparto Grandi ustionati di Brindisi. Alexandru Edec Ionut, un 24enne di nazionalità romena già noto alle forze dell’ordine per furto e altri reati contro il patrimonio, è stato infatti arrestato a Tuglie, poche ore dopo il ricovero della sua convivente, perché accusato di averla aggredita anche alla presenza dei figlioletti di uno e tre anni.

La giovane donna è stata accompagnata d’urgenza presso l’ospedale “Antonio Perrino” di Brindisi, a seguito di ustioni di secondo e terzo grado. Si trova ancora ricoverata nella città adriatica, in prognosi riservata, a causa di quelle ferite riportate in più punti del corpo. Gli accertamenti dei carabinieri di Sannicola, scattati immediatamente dopo il soccorso da parte degli operatori del 118, hanno permesso di accertare come in quell’abitazione in via Cairoli, pochi minuti prima,  fosse avvenuta quella maledetta lite, per futili motivi, che ha rischiato di provocare conseguenze ancora più drammatiche.

Alla presenza dei due bimbi, infatti, il 24enne avrebbe cosparso di alcol la ragazza, una sua coetanea e connazionale, dandole fuoco in un raptus che si è placato soltanto con l’arrivo del personale medico del 118 e dei militari della compagnia di Gallipoli. I sanitari sono stati allertati dallo stesso autore del gesto, che si è reso conto della gravità dell’aggressione. La donna è stata immediatamente medicata e accompagnata d’urgenza a Brindisi, per poi essere raggiunta dai carabinieri del Nucleo investigativo brindisino, allertati dai colleghi salentini.EDEC-2

In un primo momento, la 24enne ha smentito ed edulcorato la versione dei fatti, in preda alla sudditanza psicologica, cercando di sminuire l’accaduto e di non accusare il compagno. Forse temeva conseguenze peggiori una volta rientrata in casa. Alla fine, però, ha confessato quanto realmente accaduto.Visti tutti gli elementi e raccolte le schiaccianti prove,  gli uomini dell’Arma hanno raggiunto il ragazzo e lo hanno fermato con l’accusa di lesioni gravi. Il pm di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, Stefania Mininni, ha disposto la reclusione presso il carcere di Borgo San Nicola a Lecce.

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