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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Arriva la lettera di licenziamento e saltano i nervi: Palazzo Adorno ribolle di tensione

I 29 lavoratori Axa in protesta da circa un mese hanno ricevuto la comunicazione formale della cessazione del rapporto di lavoro: la Provincia di Lecce non ha rinnovato l'impegno di spesa per i servizi garantiti fino allo scorso mese in ambito culturale

LECCE – Non che siano giunte inattese, ma toccarle con mano ha provocato una reazione scomposta: così si spiegano le piante rovesciate lungo la scalinata e la parole pesanti risuonate nell’androne di Palazzo Adorno, dal 12 maggio occupato da 29 lavoratori che oggi hanno ricevuto le lettere di licenziamento. Ci sono stati momenti di tensione e si è reso necessario l’intervento del personale della questura: la sala giunta dove i dipendenti sono in presidio è attigua infatti all’ufficio del presidente della Provincia, Antonio Gabellone.

Si tratta dei dipendenti di Axa, l’azienda che aveva una convenzione con la Provincia di Lecce per una serie di servizi presso immobili di proprietà dell’ente, come musei e biblioteche. Ai primi del mese scorso l’ente ha comunicato di non poter più procedere al rinnovo dell’impegno di spesa: alla IMG_2209-2uce della riforma Delrio la competenza in tema di cultura non è più in capo alle Province e i tagli ulteriori imposti dall’ultima Legge di stabilità non consentirebbero nemmeno soluzioni tampone.

La pessima notizia formalizzata oggi non però smosso di un millimetro la determinazione dei lavoratori nel proseguire nello stato di agitazione: nelle scorse settimane non sono mancate azioni eclatanti, come quella che ha portato quattro dipendenti sull’impalcatura per la manutenzione della facciata della basilica di Santa Croce o lo sciopero della fame portato avanti per circa quattro giorni da due uomini, poi costretti ad un ricovero di qualche ora in ospedale per controlli.

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