Asl: a dicembre in programma nuove inaugurazioni, tra ritardi e polemiche
Nelle prossime due settimane si prevedono tre inaugurazioni per le strutture del’Asl di Lecce, alcune sono state rinviate più volte. Si parte giovedì 10 dicembre con l’inaugurazione del nuovo reparto di Emodinamica, al piano terra del “Vito Fazzi”, pronto da diversi mesi e la cui ristrutturazione ha richiesto più di 3 anni
LECCE – Nelle prossime due settimane si prevedono tre inaugurazioni per le strutture del’Asl di Lecce, alcune sono state rinviate più volte. Si parte giovedì 10 dicembre con l’inaugurazione del nuovo reparto di Emodinamica, al piano terra del “Vito Fazzi”, pronto da diversi mesi e la cui ristrutturazione ha richiesto più di 3 anni. Sarà intitolato alla figura di Antonio Montinaro, il primario scomparso di recente, che quel reparto ha fondato e diretto. All’ingresso sarà apposta una targa, alla presenza della famiglia del compianto emodinamista. Interverranno il direttore del dipartimento della Salute, Giovanni Gorgoni, il direttore generale, Silvana Melli, il presidente del Comitato della società di cardiologia invasiva, Alfredo Marchese e l’attuale responsabile dell’Emodinamica ed interventistica, Giuseppe Colonna.
I lavori di ristrutturazione, sottolinea Cesare Mazzota dell’associazione Salute Salento, sono andati avanti fra mille difficoltà. La prima ditta è fallita e la subentrante è entrata in crisi. Completati gli ambienti, è sorto il problema degli arredi e dei letti in particolare. Quelli in uso al reparto attuale sono ormai deformati e i pazienti dormono con i cartoni sotto i materassi. Disagi denunciati più volte dal “Centro per il diritto alla Salute”. Per dotare il nuovo reparto dei letti ci sono voluti 13 mesi. Non si riusciva a decidere se avviare una nuova gara per l’acquisto oppure farsi anticipare quelli che deve fornire il Consorzio Ccc (che costruisce il nuovo ospedale).
Il 21 dicembre poi, sarà la volta della presentazione del Centro salute ambiente (Csa) della provincia di Lecce, che sostituisce l’ormai «decotta» Repol, la rete per la prevenzione oncologica leccese, nata nel 2013. Anche questo appuntamento rinviato per mesi. Scopo del Csa è di elaborare progetti per individuare eventuali fattori di rischio legati all'incidenza delle neoplasie nel Salento e formulare le ipotesi di interventi. “A quanto è dato di sapere – sottolinea Mazzotta –, in due anni di lavoro, 40 fra tecnici, medici, assistenti sanitari ed infermieri, hanno intervistato 1200 persone, quasi tutti familiari di pazienti deceduti a causa di un tumore”. Nei giorni scorsi è arrivato al capolinea un progetto gemello, fortemente voluto dall’oncologo della Asl, Giuseppe Serravezza, presidente della Lilt, che ha realizzato a Gallipoli il “Centro Ilma”, con le stesse finalità: studiare, ricercare e prevenire i possibili fattori di rischio dei tumori, di matrice ambientale e non.
Il 22 dicembre, infine, il governatore Michele Emiliano e il suo braccio “sanitario”, Giovanni Gorgoni, verranno ad inaugurare l’acceleratore lineare di ultima generazione, installato alla Radioterapia del “Fazzi” e intitolato alla memoria di Alessandro Maletesta il giovane di Surbo scomparso nei mesi scorsi. L’acceleratore, della svedese Elekta, è stato già installato nel seminterrato dell’Oncologico e i tecnici ne hanno certificato il funzionamento. Adesso c’è da configurare il sistema di calcolo. L’unica nota stonata è la Tac-simulatore affiancata all’acceleratore: la Philips ne ha installata una provvisoria, nell’attesa che a gennaio esca un nuovo modello. Questo cambio di programma ha bloccato anche la formazione del personale: non si può fare il training su una Tac che presto sarà rimossa.