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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

La scienza orgonica di Reich e la scienza megalitica della preistoria

Il patrimonio megalitico salentino al centro di uno studio insolito, ma che certamente rivela aspetti poco noti di questi monumenti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

LECCE - Uno dei più grandi ma poco conosciuti scienziati del '900, fu Wilhelm Reich; egli dedicò la sua vita allo studio dell'Energia Universale, da lui coniata con il termine di Orgone, descrivendone il comportamento in relazione ai materiali e agli esseri viventi. Scoprì e dimostrò che l'Energia Universale è attratta dai materiali organici, tipo legno, pietra tenera, dai quali è assorbita e rilasciata dolcemente; viceversa, i materiali metallici quando assorbono Energia la rilasciano in maniera molto accelerata.

Erroneamente si tende a pensare che un metallo respinga, ma così non è, essendo anch'esso costituito dalla stessa Energia Universale che costituisce e permea ogni elemento. Reich teorizzò che sovrapponendo alternativamente più strati di un materiale organico e di uno metallico, si creava un flusso energetico più concentrato e che isolandolo in una scatola costruita con pareti a strati alterni, organico-metallico, questo flusso risultava benefico per qualsiasi forma vivente.

Negli anni, lo scienziato perfezionò il suo accumulatore orgonico, riuscendo a curare pazienti afflitti da varie malattie, ma la scienza ufficiale e il governo degli Stati Uniti screditarono il suo lavoro, distruggendo i suoi testi e lasciandolo morire in prigione nel 1957. Fortunatamente alcuni scienziati portarono avanti il lavoro di Reich, nella convinzione che l'uso consapevole dell'Energia Universale sia l'unica risorsa in sintonia con l'essere umano, come ampiamente dimostrato da tradizioni millenarie in tutto il mondo.

Fra questi, negli anni '80, Karl Welz intuì che sulle basi dell'accumulatore orgonico di Reich si poteva arrivare ad un generatore orgonico. Egli scoprì che immergendo particelle di metallo in un impasto di resina, si otteneva un materiale compatto, misto organico-metallico, capace non solo di assorbire ma anche di depurare dalla presenza di eventuali scorie energetiche date da campi artificiali. Con l'aggiunta di cristalli di quarzo si ottiene un effetto di amplificazione dell'emissione di Orgone. Lo scopo del presente articolo non è certo quello di divulgare terapie alternative a quelle della medicina ufficiale, piuttosto stuzzicare l'attenzione del lettore con un paragone riguardante il territorio salentino e il suo fenomeno del Megalitismo.

Prendendo in esame un'area particolare, quella del Santuario della Madonna di Montevergine a Palmariggi, per la contemporanea presenza di un Menhir, una grotta luogo di un'apparizione mariana, corsi d'acqua, l'analisi vibrazionale dell'energia del luogo evidenzia una forte concentrazione all'interno della grotta e in corrispondenza del punto di innesto del menhir sovrastante; pur restando in gran parte concentrata nella grotta è grazie al menhir che si ha una fuoriuscita di energia verso l'esterno, evitando in tal modo la stagnazione.La conformazione del terreno circostante, con la presenza di metallo sotto forma di bauxite, crea lo stesso effetto a strati dell'accumulatore orgonico di Reich.

La stessa analogia è riscontrabile anche con il generatore orgonico di Welz; utilizzando pietra calcarea e bauxite di Montevergine si è ottenuto un dispositivo a strati che, con l'utilizzo di un cristallo, permette un'uscita "spiralizzata" dell'Energia. Ma il sito di Montevergine presenta un'altra analogia con gli studi dello scienziato. Essendo uno psichiatra, il punto di partenza di Reich era lo studio dei comportamenti sessuali dell'uomo e aveva individuato negli organi genitali il punto di accumulo dell'energia, la quale attraverso l'erezione e l'orgasmo, deve essere liberata, pena l'insorgere di disturbi sia fisici che mentali. Questo punto di vista sessuale dell'insieme grotta-menhir può schiarire le idee circa uno degli usi per cui furono erette le pietre, cioè mantenere energeticamente in equilibrio un territorio, curarlo, salvaguardarlo e soprattutto essere energeticamente salutare.

 

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