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Cronaca

“Aspra terra” a Boncuri: il 21enne accusato di caporalato lascia il carcere

Originario della Guinea, è stato fermato a Nardò. Ha accompagnato per giorni consecutivi i lavoratori nei campi. Per il gip non si sarebbe trattato di “sfruttamento né di intermediazione della manodopera”

LECCE  - Torna in libertà (ma resta indagato), su disposizione del gip del Tribunale di Lecce, Alcide Maritati. Ayouba Conde, il 21enne originario della Guinea arrestato cinque giorni addietro dai carabinieri della stazione di Nardò e sospettato di essere uno dei “caporali” dediti all’attività di sfruttamento dei lavoratori nei campi, torna infatti in libertà. Il giovane, si trovava alla guida di un mezzo, peraltro sprovvisto di patente di guida, e con a bordo diversi braccianti stranieri pronti per le attività di raccoltà nelle campagne neretine.

Secondo il giudice, che nelle ultime ore ha ascoltato Conde in presenza di un interprete e dell’avvocato Daniele Lutrino del Foro di Lecce, l’attività di trasporto di cittadini stranieri su un furgoncino, al costo di circa 5 euro per andata e ritorno (sebbene il cittadino oggi rimesso in libertà avesse parlato di un solo euro), “non rappresenterebbe un indice di “sfruttamento” o di intermediazione di manodopera., trattandosi di attività di per sé non illecita (ma solo illegittima, anche perché compiuta in violazione di norme sulla circolazione stradale) ancorché posta in essere con modalità obiettivamente eccessive, visto il numero dei trasportati”.

E’ quanto si legge sull’ordinanza di rigetto della richiesta di applicazione della misura cautelare , a seguito della convalida di arresto. L’indagine dei militari dell’Arma era stata condotta in tre giornate lavorative, all’alba, in abiti civili per non essere notati. Conde è stato visto, per i tre giorni consecutivi, prelevare i lavoratori dalla masseria Boncuri e a altri campi limitrofi per poi accompagnarli su un terreno dove i braccianti avrebbero raccolto i pomodori. Un fondo intestato a un uomo neretino, attualmente indagato: L.D., un 55enne di Nardò. Lasciati gli agricoltori stranieri sul posto, Conde si è poi allontanato tutte le mattine. Non è dunque dato sapere che cosa facesse per il resto della mattinata. Ma per il giudice, gli elementi indiziari a disposizione degli inquirenti non sarebbero dunque sufficienti per accusare l’arrestato del reato ipotizzato.

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