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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Cesario di Lecce / Via Sant'Elia

Assalto in chiesa, rapina anziana. Spara in aria con la scacciacani

Un 17enne denunciato, il complice ricercato dai carabinieri. Tutto è accaduto ieri pomeriggio nella chiesetta di Sant'Elia, nel centro storico del paese. Ad una anziana di 78 anni le strappano la collana dal collo. Poi fuggono

 

SAN CESARIO DI LECCE – Il colpo se l’erano studiato bene, dando per certo che avrebbero potuto gestire le eventuali reazioni delle vittime con facilità, per non parlare dell’effetto sorpresa sui hanno puntanto molto. Primo perché di donne anziane si trattava, secondo perché la rapina che due balordi, di cui uno minorenne, avevano pensato di compiere intorno alle 17.30 di ieri pomeriggio, si sarebbe perpetrata all’interno di una antica chiesetta nel centro storico di San Cesario, la chiesa di Sant’Elia, nell’omonima via, una traversa di via Vincenzo Cepolla. Uno dei due rapinatori è stato raggiunto dai carabinieri della stazione locale qualche ora dopo il colpo, ed è stato denunciato su disposizione del magistrato di turno presso il Tribunale per i minorenni di Lecce: A.M., le sue iniziali, 17 anni. I militari sono sulle tracce del complice.

Non appena i due hanno fatto irruzione nella chiesetta hanno esclamato: “Questa è una rapina a mano armata, dateci tutte le collane”, e poi il colpo in aria, esploso con una scacciacani. Poi, hanno individuato la vittima da rapinare:  ad un’anziana signora di 78 anni, che si era riunita in preghiera con altre donne per eseguire i canti liturgici, è stata strappata dal collo con un forte strattone la collana. Quindi la fuga dei due, favorita dalla incredulità e dallo sgomento delle altre fedeli.

E a quel punto sono intervenuti i carabinieri. L’unico elemento che avevano a disposizione per mettersi sulle tracce dei rapinatori, la perfetta descrizione delle sembianze e dei vestiti di uno dei ragazzi. I sospetti dei militari sono subito stati indirizzati nei confronti di un minorenne, che è stato fatto accompagnare in caserma dai suoi genitori.

Intanto il comandante della stazione locale dei carabinieri, il maresciallo Gianfranco D’Amico, era già riuscito ad ottenere la descrizione minuziosa dei due rapinatori, tant’è che una delle testimoni ha poi riconosciuto il 17enne fatto accompagnare in caserma.

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