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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Assegni sociali senza requisiti: danno da quasi 2 milioni di euro

Sono ottantotto gli extracomunitari segnalati dalla guardia di finanza alla direzione provinciale dell'Inps per aver riscosso assegni sociali che non gli spettavano. Nella maggior parte dei casi, prodotte false attestazioni

 

LECCE – Sono ottantotto gli extracomunitari segnalati alla direzione provinciale dell’Inps per aver riscosso assegni sociali che gli spettavano, per un milione 831mila e 509 euro, nel periodo dal 2007 al 2012. La verifica è stata eseguita dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Lecce, nell’ambito dell’operazione ribattezzata “Exodus” ed ha riguardato la regolarità del cosiddetto assegno sociale, riconosciuto a cittadini extracomunitari titolari di carta o permesso di soggiorno di lungo periodo.

I finanzieri, dopo aver informato la procura leccese, hanno poi svolto le segnalazioni per il recupero delle somme. Secondo gli accertamenti, sedici stranieri hanno fatto uso di un permesso di soggiorno, concesso per motivi di lavoro, ottenuto però in mancanza dei requisiti reddituali previsti. In questo modo, hanno percepito, in maniera indebita, nel totale, 305mila e 167.

Altri settantadue, invece, hanno sfruttato le false attestazioni prodotte davanti alle autorità competenti dai loro congiunti, per dichiarare il possesso del requisito minimo reddituale necessario a ottenere il loro ricongiungimento. In questo caso, si è arrivati alla cifra di un milione 526mila e 342 euro.

I finanzieri, nel corso dell’inchiesta, hanno controllato la posizione di centotrentaquattro extracomunitari. Nel dettaglio, ottantotto persone sono state beneficiarie, in modo indebito, del già citato assegno sociale, mentre altre quarantasei, hanno consentito ai primi di richiedere, e poi ottenere, la provvidenza economica.

L’assegno sociale costituisce una prestazione di carattere assistenziale che prescinde del tutto dal versamento dei contributi e spetta ai cittadini che si trovino in condizioni economiche disagiate ed abbiano situazioni reddituali particolari previste dalla legge. In particolari condizioni – ed è questo il caso esaminato dai finanzieri leccesi – possono averne diritto i cittadini comunitari e gli stranieri titolari di carta o permesso di soggiorno della Comunità europea, nel caso di cittadini che soggiornano per un lungo periodo.

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