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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Accusata di aver intascato 14 euro di ticket, assolta dopo cinque anni

I fatti si riferiscono al 2012. La donna, che opera presso il Cup di Casarano, coinvolta con altre due dipendenti della struttura sanitaria

LECCE – Era finita a processo, con le accuse di peculato e falso, per aver “intascato” i soldi dei ticket, per la somma complessiva di ben 14,20 euro.

Una vicenda giudiziaria lunga e controversa, che oggi, a distanza di anni, si è conclusa con un’assoluzione con formula piena. I giudici, infatti, hanno assolto Monica Cianci, 47enne di Maglie assistita dagli avvocati Luigi e Alberto Corvaglia, dall’accusa di peculato perché il fatto non sussiste e da quella di falso per non averlo commesso. I suoi legali hanno dimostrato nel corso del dibattimento l’assoluta estraneità ai fatti contestati, e come la donna abbia sempre svolto il proprio lavoro con la massima correttezza e trasparenza.

I fatti contestati si riferiscono al novembre 2012. La 47enne, operatore al Cup di Casarano, è stata coinvolta, suo malgrado, con altre due dipendenti (accusate di essersi appropriate di cifre ben più considerevoli). Secondo l’ipotesi accusatoria avrebbero intascato i soldi dei ticket per prestazioni mediche pagati dagli utenti, ai quali era rilasciata regolare fattura, modificando le operazioni nei registri così che gli stessi risultassero esenti dal pagamento. Per Cianci la somma non raggiungeva neanche i 15 euro, ma c’è voluto un processo per far cadere ogni accusa e restituire serenità alla donna. 

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