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Cronaca

Assolto uno dei medici per la morte di Gianni De Giorgi

Morì nel 2003 a causa di una grave infezione scoperta tardi. Era stato ricoverato per un incidente d'auto. Assolto il chirurgo Fedele Greco. Al vaglio altre sei persone. Indagini su altri 13 medici

Il giudice Ines Casciaro (pm Maria Cristina Rizzo) ha 40 giorni di tempo per depositare le motivazioni. Quel che per ora sembra certo, è che Fedele Greco, chirurgo, uno dei professionisti chiamati a giudizio nel caso della morte di Gianni De Giorgi, avvenuta nel 2003 all'età di 23 anni per una grave lesione al diaframma non immediatamente riconosciuta e per la quale la famiglia ha chiamato in giudizio medici del "Città di Lecce" e del "Vito Fazzi" (è rappresentata dall'avvocato Giuseppe Milli del Foro di Lecce), è stato assolto. Fedele, giudicato con il rito abbreviato, non sarebbe dunque fra i responsabili del decesso del giovane. Avrebbe infatti ricevuto referti sbagliati all'origine, non potendo riconoscere l'errore di altri suoi colleghi, e per questo disponendo in buona fede il ricovero di De Giorgi in ortopedia per un intervento al femore.

Solo successivamente sarebbero emersi i problemi respiratori che avrebbero portato alla morte del ragazzo. Alla base, una "lesione diaframmatica con migrazione delle viscere dello stomaco nella cavità toracica, con conseguente erniazione, strozzamento e necrosi dei tessuti dello stomaco", secondo quanto spiegato dall'avvocato Milli. Ma il processo che vede coinvolte altre sei persone, la cui posizione è quindi ancora tutta da stabilire, inizierà il 7 ottobre. Non solo. L'inchiesta potrebbe estendersi ulteriormente e al momento sarebbero in corso indagini su altri tredici medici delle strutture ospedaliere di Lecce

La storia di De Giorgi assume i contorni di un caso di malasanità. Il ragazzo, originario di San Cesario, venne trasferito in ospedale il 19 aprile di quell'anno, dopo un grave incidente d'auto, uno scontro frontale. Morì dopo 34 giorni di agonia, trascorsi in parte presso l'ospedale "Vito Fazzi" e, negli ultimi giorni, nella clinica "Città di Lecce". Alla base, forse un ritardo nello stabilire il quadro clinico. Si tratta di una vicenda segnata da un'evoluzione crescente, fino al decesso. De Giorgi, a seguito dell'impatto, venne condotto d'urgenza al "Fazzi" con una frattura al femore sinistro ed un trauma toracico chiuso. Solo in seguito ad una richiesta volontaria di trasferimento presso la clinica "Città di Lecce", e dopo un'operazione al femore, venne però riscontrato un quadro clinico già compromesso da "difficoltà respiratorie e da un'infezione settica acuta ingravescente", ovvero una grave malattia batterica. A nulla valse il disperato tentativo di porre rimedio con un intervento chirurgico. La giovane vita si spense dopo un calvario di oltre un mese.

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