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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Assunzioni nel servizio informatico, l'ok della Asl

Raggiunto l'accordo con tra il commissario Mellone e i sindacati, il personale Cup, Ced e di affiancamento verrà internalizzato. Ancora fuori da Sanitaservice, invece, 118 e pulizie delle aree comuni

LECCE - L'azienda sanitaria di Lecce è pronta per la seconda tornata di internalizzazioni. La notizia arriva al margine dell'incontro con i sindacati convocato dal commissario straordinario della Asl, Valdo Mellone: l'accordo è stato trovato per tutti i lavoratori del servizio informatico.

Nel giro di pochissimo, dopo l'ok della Regione Puglia, 110 operatori del Cup (sistema di prenotazione delle visite mediche) e impiegati con mansioni di supporto ai dirigenti, più 24 del Ced che si occupano della gestione dei dati, potrebbero passare alle dirette dipendenze della società in house creata dell'azienda sanitaria locale.

La compatibilità economica nel bilancio di Sanitaservice (si aspira almeno al pareggio, ndr), è stata valutata positivamente e non esistono più ostacoli per l'assunzione del personale impiegato, fino a questo momento, in società esterne appaltate. Tutti passeranno dal contratto metalmeccanico a quello della sanità privata, fatta salva la clausola sociale che impone il mantenimento delle condizioni economiche precedenti.

In ogni caso, il fabbisogno della Asl per questi servizi è ormai stato fissato e il commissario Mellone ha richiesto alle aziende l'elenco degli operatori che, ad oggi, stanno lavorando. Dopo numerosi incontri, (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=30675), si è giunti, così, ad una conclusione certa per almeno una fetta dei lavoratori che aspirano all'assunzione diretta.

Rimangono ancora fuori i sanitari del 118, la cui posizione sembra più problematica perchè peserebbero maggiormente sulle tasche di Sanitaservice, e gli addetti al servizio di pulizie delle aree comuni: questi ultimi diventati "ostaggio" di una vera e propria partita, giocata da due fazioni sindacali opposte. Da un lato Cisl e Uil premono per l'internalizzazione, in virtù dei quattro mesi di servizio prestati per le ditte esterne (maturati grazie alla proroga dell'appalto) che hanno fatto scattare, anche per loro, la clausola sociale.

D'altra parte, rimangono su una posizione di netta contrarietà gli altri sindacati, Cgil, Fsi, Usb, Cisal in testa, preoccupati che quest'operazione sballerà l'equilibrio - già precario - dei conti nella neonata società pubblica. E fondamentalmente convinti che quelle 680 persone già assunte il primo maggio, bastino e avanzino a ricoprire l'incarico per un servizio che, fino a questo momento, è stato pagato due volte.

La vicenda è nota, così come chiara è sempre stata la volontà di Mellone di procedere con l'internalizzazione degli ultimi servizi rimasti all'esterno: gestione delle aree comuni, manutenzione del verde e disinfestazione, (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=30335).

Sul punto, Dario Cagnazzo, segretario Fsi, annuncia battaglia con possibili scioperi e manifestazioni: "L'unica nota positiva, potrebbe essere l'aumento fino a 18 ore settimanali per 62 dipendenti che hanno lavorato molto meno". "Ma parliamo del minimo sindacale, cioè di un atto dovuto e non di un favore concesso a chi è già stato internalizzato", conclude il sindacalista.

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