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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Attentati: per il criminologo Bruno, Vantaggiato non era capace d'intendere

Sulla base della consulenza depositata dai periti da lui incaricati, l'avvocato che difende lo stragista copertinese potrebbe chiedere alla Corte d'assise una perizia per stabilire se sia in grado di sostenere il dibattimento

 

LECCE – Giovanni Vantaggiato, il 68enne di Copertino che ha provocato la strage della scuola “Morvillo Falcone” di Brindisi e, prima ancora, il ferimento dell’imprenditore agricolo Cosimo Parato, è realmente in grado d’intendere e volere? Secondo l’avvocato che lo difende, Franco Orlando, a tale proposito vi sarebbero forti dubbi. Per entrambi gli episodi. Ed è un’affermazione che può fare oggi, dopo aver ricevuto gli esiti della perizia che ha commissionato a due consulenti, il noto criminologo Francesco Bruno e la psicoterapeuta Maria Pia De Giovanni. Probabilmente, è l’unica, vera arma che il legale ha a propria disposizione, in vista di un processo che sembra già segnato nell’esito. Vantaggiato, infatti, è reo confesso di tutt’e due gli attentati.

Sulla base degli accertamenti di parte, dunque, l’avvocato Orlando potrebbe chiedere alla Corte d'assise di Brindisi, dove si celebrerà il processo, una perizia, affinché si possa stabilire se l’imprenditore copertinese del ramo carburanti possa sostenere il dibattimento.

Al vaglio, nella questione, c’è anche un altro nodo, che emerge dagli esami balistici, anche in questo caso una consulenza disposta dalla difesa: Vantaggiato, secondo l’avvocato Orlando, quell’indimenticabile mattina del 19 maggio, quando azionò il telecomando che fece esplodere il micidiale ordigno da lui stesso assemblato, arroccato dietro ad un chiosco di panini, non aveva la possibilità di scorgere cosa stesse accadendo e, quindi, di vedere i ragazzi che stavano entrando nelle aule, fra cui la studentessa di Mesagne, Melissa Bassi, rimasta uccisa e gli altri nove ragazzi feriti dall’esplosione.

A meno di colpi di scena, il processo per entrambi gli episodi, che la Dda di Lecce ha unito in un unico fascicolo, si aprirà il 17 gennaio 2013. Risale al 25 febbraio del 2008 il primo attentato di Vantaggiato. Colpì l'imprenditore agricolo Cosimo Parato, di Torre Santa Susanna, per vendicare una presunta frode per una fornitura di gasolio, per un valore di circa 343mila euro. Parato rischiò di morire, nell’esplosione di un ordigno collocato su una bicicletta, posteggiata nel giardino del condominio in cui risiede.

Giovanni-Vantaggiato-2-2-2-2-5-2-2Rimasto insoddisfatto della successiva sentenza di condanna ai danni di Parato, il copertinese avrebbe quindi escogitato il secondo attentato, questa volta alla scuola, che sorge di fronte al Tribunale di Brindisi, come “monito” rivolto proprio ai giudici. Collocò, quindi, tre bombole di gpl riempite con 40 chili di nitrato d'ammonio, in un cassonetto dei rifiuti di plastica davanti all’istituto professionale "Morvillo Falcone" di Brindisi e li fece esplodere, anche in quel caso con un telecomando.

In vista del processo, come noto, il 28 novembre scorso, la Procura leccese ha disposto il sequestro preventivo di tutti i beni di Vantaggiato, per un valore indicativo di 2 milioni e 100mila euro. Serviranno a rifondere i danni, in caso di sentenza di condanna.  

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