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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Attentato di Brindisi: Vantaggiato torna in aula, Parato no. E slitta ancora l'udienza

Situazione di stallo nel processo per gli attentati di Brindisi e Torre Santa Susanna compiuti, per sua stessa ammissione, dal 69enne copertinese. La visita fiscale ha confermato l'impossibilità del teste di deporre. Si tornerà in aula il 2 maggio

BRINDISI – Il ritorno di Giovanni Vantaggiato in aula, nel processo che lo vede come imputato per la strage davanti alla scuola “Morvillo Falcone” di Brindisi del 19 maggio dello scorso anno, non ha sbloccato la situazione di stallo nel processo che si sta svolgendo nel capoluogo messapico. All’appello mancava, infatti, Cosimo Parato.

Vantaggiato, fino di oggi, era stato presente solo nella prima udienza, dopodiché, per “motivi di salute”, ha saltato tutte quelle intermedie, nel corso delle quali sono stati ascoltati innumerevoli fra vittime e testimoni della violenta deflagrazione che quella mattina strappò la vita della studentesse 16enne di Mesagne, Melissa Bassi, e ferì decine di altri ragazzi.

L’assenza di Parato, però, l’imprenditore agricolo di Torre Santa Susanna vittima di un precedente attentato confessato dal 69enne di Copertino, risalente al 24 febbraio del 2008, ha fatto slittare l’ascolto del copertinese.

Anche il torrese ha dovuto saltare l’udienza per motivi di salute. A causa delle ferite permanenti riportate quell’anno, quando esplose una bomba agganciata alla sua bicicletta, non ha più piena autonomia. E senza la sua deposizione, non si potrà procedere all’ascolto di Vantaggiato. Il che rallenterebbe l’intero iter, giacché i due procedimenti, come noto, sono stati unificati.    

Quando è stato ormai chiaro che l’imprenditore agricolo avrebbe disertato per l’ennesima volta l’udienza, i giudici della Corte d'Assise di Brindisi si sono ritirati in camera di consiglio. Come riporta una nota dell’Ansa, bisognava decidere se accogliere l’istanza dell'accusa, composta dal procuratore della Dda di Lecce Cataldo Motta e dal sostituto procuratore Guglielmo Cataldi, che ha chiesto di acquisire i verbali degli interrogatori resi da Parato.

Si tratta di una richiesta alla quale si sono opposti sia il suo legale, Raffaele Misseri, sia quello dell’imputato, Franco Orlando. I quali hanno anche proposto forme diverse dall'ascolto in aula, come la videoconferenza. La corte, alla fine, ha stabilito di dare seguito ad una visita fiscale nei confronti di Parato, per comprendere come procedere, sospendendo il processo fino al pomeriggio, quando è arrivato il responso.

La visita medico-legale, riporta l’Ansa, ha fatto emergere una sostanziale conferma della diagnosi svolta dal medico il 27 marzo scorso, quando era stato presentato un certificato con prognosi di trenta giorni. A quel punto, l’audizione è saltata del tutto ed è stata aggiornata al 2 maggio prossimo.

Per il momento, non è stata accolta la richiesta della Procura, ovvero di acquisire i verbali degli interrogatori resi durante le indagini preliminari, pur senza il consenso di tutte le parti, ipotesi prevista in caso di impedimento assoluto. 

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