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Cronaca

Brindisi. Bomba davanti a scuola. Muore una ragazza, cinque feriti

Una 16enne di Mesagne deceduta dopo l'esplosione di un ordigno creato con bombole di gpl collocato all'ingresso dell'istituto professionale "Morvillo-Falcone", in via Galanti. Un'altra ragazza è grave. I feriti sono cinque

BRINDISI – Un attentato senza precedenti nella storia d’Italia, per tipo di obiettivo, ha dilaniato la tranquillità del sabato mattina, a Brindisi. Alle 7.45, l’esplosione di un ordigno (ma diversi testimoni hanno udito più scoppi, non meno di due), ha provocato la morte di una ragazza: si tratta di  Melissa Bassi16enne di Mesagne. E' spirata in ospedale, al "Perrino", nonostante i disperati tentativi dei medici di salvarle la vita. La ragazza era figlia unica. Il papà di Melissa è un piastrellista, la mamma casalinga.

Una coetanea, Veronica Capodieci, anche lei mesagnese, è stata condotta in ospedale in condizoni critiche. I medici l'hanno sottoposta ad un delicato intervento all'addome, terminato il quale è stata trasferita nell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, presso il reparto di rianimazione. Le sue condizioni sono sempre molto gravi e stazionarie. In tutto sono cinque i feriti, tre dei quali in prognosi riservata. 

L'ordigno era costituito da tre bombole di gpl, collocate a ridosso di un muretto, dietro di un cassonetto in metallo per la raccolta del vetro, spostato intenzionalmente, a pochi metri dal cancello d'ingresso dell’istituto professionale femminile per i servizi sociali “Morvillo - Falcone”.

L'esplosione è avvenuta poco dopo l'arrivo dell'autobus di linea che ogni giorno accompagna nel capoluogo messapico gli studenti dei paesi vicini. L'aspetto particolarmente inquietante che era trapelato in prima istanza da fonti investigative brindisine, era che l'ordigno potesse essere stato azionato con un timer. Ma la notizia del ritrovamento di un oggetto simile, è poi stata smentita, come altre, nel corso della giornata. 

Resta un fatto. L'orario in cui s'è verificata l'esplosione, dimostrerebbe l'intenzionalità di colpire per uccidere, o comunque ferire gravemente. E lo pensano in tanti, in queste frenetiche ore di ansia, rabbia, dolore. "E' stato fatto per uccidere: poprio a quell'ora - ha detto all'Ansa Angelo Rampino, il dirigente dell'istituto - le ragazze entravano a scuola. Fosse accaduto alle 7,30 non ci sarebbe stata nessuna conseguenza".

Il neo sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, ha ritenuto che la paternità possa essere riconducibile alla criminalità organizzata. Alcune tragiche coincidenze sembrano deporre in tal senso: l’attentato arriva a quattro giorni dal ventesimo anniversario della strage di Capaci, nella quale morirono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta, e la scuola porta proprio il loro nome. Proprio oggi, nel capoluogo messapico, era poi attesa la carovana antimafia promossa da Libera, Arci, Avviso Pubblico in collaborazione con Cgil, Cisl, Uil.

Solo dieci giorni addietro un'operazione disposta dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce aveva portato all'arresto di sedici persone, ritenute esponenti a vario titolo della Sacra corona unita e attive sul territorio di Mesagne (storica "culla" della quarta mafia, quella salentina, fondata da Pino Rogoli), mentre nella notte tra il primo e il 2 di maggio un'esplosione aveva completamente distrutto l'auto del presidente dell'associazione antiracket di Mesagne, Fabio Marini.

Melissa Bassi-2Naturalmente, però, non si escludono altre piste, tra cui quella che potrebbe condurre verso movimenti eversivi. Gli investigatori, tra i quali gli specialisti del Ros di Genova - da giorni al lavoro per l'attentato a Roberto Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo nucleare -, hanno setacciato il luogo dell'attentato  in cerca di ogni elemento utile.

La scuola sorge in via Giuseppe Maria Galanti, una traversa di viale Aldo Moro, a poche centinaia di metri dal tribunale di Brindisi. E anche questo dettaglio sembra far parte di un sinistro evento, carico di simbolismo.

Sul posto sono arrivati anche il procuratore della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta, oltre al prefetto di Brindisi, Nicola Prete. Sono stati evacuati tutti gli istituti di ordine e grado della città di Brindisi. Nel capoluogo messapico, nel primo pomeriggio, è giunto anche il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, per partecipare alla riunione del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico con i vertici delle forze dell'ordine e la magistratura. 

19 maggio, ore 7.45, un'esplosione devastante

L'arcivescovo di Brindisi-Ostuni: "Pentitevi e costituitevi"

“A voi, autori di questo grave atto, chiedo di pentirvi e di costituirvi. Quest’attentato non può restare impunito, ma anche voi riprendetevi dignità umana e sociale". Lo chiede a gran voce l'arcivescovo di Brindisi e Ostuni, monsignor Rocco Talucci,  “L'attentato davanti alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi crea turbamento e sconcerto in me e nell'intera comunità ecclesiale brindisina. Sono vicino con la preghiera - continua l'arcivescovo - alla famiglia della giovane, innocente vittima dell'attentato, a tutte le famiglie dei ragazzi coinvolti, ai dirigenti e ai docenti e a tutti i giovani che sono figli della nostra comunità e di cui tanto ci occupiamo a livello educativo. Oggi - conclude - è stato colpito proprio il luogo simbolo dell'educazione delle giovani generazioni. Brindisi non può più andare avanti in questo modo, perché grande è il bisogno di pace vera in questa città. Brindisi è comunità operosa e accogliente e deve ritrovare la sua dignità".

Annullate tutte le tappe salentine della Carovana antimafia: si va a Brindisi

"Siamo sconvolti e costernati per il gravissimo fatto avvenuto a Brindisi questa mattina. Non possiamo che esprime sconcerto e dolore, in questo momento drammatico, e vicinanza alle famiglie dei ragazzi colpiti, agli studenti, agli insegnanti, ai lavoratori della scuola, alla città di Brindisi, in attesa che le indagini possano individuare le responsabilità di questo incredibile atto di intimidazione. Le tappe della Carovana antimafia programmate per questa mattina in provincia di Lecce sono annullate. Andremo tutti a Brindisi". Così un comunicato ufficiale della Cgil di Lecce che aveva predisposto sul territorio varie iniziative antimafia.

"Questo pomeriggio, alle 16.45 - aggiunge una nuova nota del sindacato -, ci troveremo davanti al piazzale della sede provinciale della Cgil, in via Merine 33 a Lecce per partire per Brindisi e partecipare alla manifestazione in piazza Vittoria. Ci autorganizzeremo con le auto, mettendo tutti a disposizione i posti liberi. Il concentramento in piazza Vittoria a Brindisi è per le ore 17.30. Vi parteciperà anche la Segretaria Generale Nazionale della Cgil Susanna Camusso".

Aggiornamenti continui nel corso della giornata.

 
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