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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Via Vito Fornari

Atto vandalico ai danni del comitato elettorale Pdl di Severo Martini

Ignoti hanno sfondato nella notte la vetrata del locale, in via Fornari, nei pressi di piazza Partigiani, frantumandola con oggetti contundenti. E' il secondo episodio dopo i petardi lasciati vicino al comitato Pdl di D'Autilia

 

LECCE – Un altro atto vandalico ai danni di un comitato elettorale, questa volta quello di Severo Martini, candidato per il Consiglio comunale nella lista del Pdl alle amministrative del 6 e 7 maggio. Ignoti hanno sfondato nella notte la vetrata del locale, in via Fornari a Lecce, nei pressi di piazza Partigiani, frantumandola con oggetti contundenti. Ma sui muri sarebbe apparsa anche una scritta “No Tav”.
 
Di quanto accaduto sono state immediatamente informate le forze dell’ordine, mentre Martini, in un nota stampa, ha dichiarato di non aver sospetti su chi abbia potuto compiere il gesto e di non aver subito nessun altro danneggiamento simile negli altri comitati elettorali. 
 
Su quanto accaduto interviene il sindaco di Lecce Paolo Perrone: “Esprimo solidarietà all’assessore Martini per l’inqualificabile gesto che ha mandato in frantumi la vetrata del suo comitato elettorale e mi auguro che non si tratti di un episodio di natura eversiva o comunque in qualche modo riconducibile a motivazioni politiche o ideologiche. Il confronto politico, seppur acceso, - tiene a dire il primo cittadino -, deve svolgersi sui binari della correttezza e del rispetto reciproco. L'episodio, ad ogni buon conto, è deprecabile anche se dovessimo essere in presenza di un atto vandalico compiuto da balordi. All’assessore Martini, persona rispettabilissima che io stimo e apprezzo anche sul piano politico e professionale, va tutta la mia vicinanza”. 

Solidarietà a Martini arriva dal sindaco Paolo Perrone e dal presidente della Provincia, Antonio Gabellone. Il primo cittadino parla di “gesto inqualificabile” e si augura “che non si tratti di un episodio di natura eversiva o comunque in qualche modo riconducibile a motivazioni politiche o ideologiche.  Il confronto politico, seppur acceso, deve svolgersi sui binari della correttezza e del rispetto reciproco.  Quanto accaduto, ad ogni buon conto, è deprecabile anche se dovessimo essere in presenza di un atto vandalico compiuto da balordi”.  

Gabellone, auspica che “questo episodio di violenza e d’intimidazione sia riconducibile esclusivamente alla bravata di qualche sconsiderato estremista e non all'inatteso recente acuirsi dello scontro politico, per mano di tutti coloro che si lanciano troppo spesso in facili strumentalizzazioni e contrapposizioni, nel tentativo di incattivire il clima politico e la campagna elettorale. Il mio augurio più sincero è che i toni di questa campagna elettorale restino all’interno dei confini della democrazia, del rispetto personale dell’avversario e dei cittadini elettori, lontani da sentimenti rancorosi che mai sono appartenuti al nostro schieramento, non fanno parte del nostro modo di essere e mai ci apparterranno”.

E’ il secondo episodio che registra la cronaca dopo i petardi lasciati davanti al comitato elettorale di Damiano D’Autilia, anche lui candidato al Consiglio comunale nella lista del Pdl, il locale che si trova fra piazza del Bastione e viale Porta d'Europa, all'ingresso della città. 
 
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