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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Porto Cesareo

Originali presenze nelle acque salentine: avvistati due squali elefante

Era già accaduto a gennaio, ora sono ritornati. Gli ingombranti esemplari marini, lunghi fino a nove metri, sono stati notati mentre nuotavano in superficie a Porto Cesareo e Santa Maria di Leuca. Ma niente paura: sono innocui

PORTO CESAREO - Sono tornati ia farci visita anche quest’anno. Le originali, e ingombranti creature marine: gli squali elefante. Lunghi fino a nove metri, ma innocui: sono esemplari, infatti, che si cibano solo di plancton. Dopo sporadici avvistamenti in gennaio, pochi giorni fa gli uomini della guardia costiera di Gallipoli hanno avvistato due esemplari nuotare in superficie a Santa Maria di Leuca e a Porto Cesareo.

I militari hanno avvisato la motovedetta, le responsabili dell’operazione “Squalo Elefante”, un progetto internazionale di ricerca e conservazione su questa specie, rara e a rischio estinzione. Le due ricercatrici Eleonora de Sabata e Simona Clò, in missione da Roma, hanno infatti iniziato a pattugliare la costa ionica, con l’obiettivo di marcare gli squali con trasmettitori satellitari per seguirli nelle loro migrazioni annuali.

Il progetto ha infatti accertato come la Puglia, insieme alla Sardegna, sia l’unico luogo conosciuto in Mediterraneo dov’è possibile osservare con regolarità questa specie. Lo squalo elefante, o cetorino, è uno dei più grandi animali marini italiani, secondo per dimensioni solo alla balenottera. Instancabile nuotatore, è capace di attraversare interi oceani per raggiungere le zone ricche del plancton – piccoli gamberetti di pochi centimetri di lunghezza - di cui si nutre. Nonostante la sua mole e l’abitudine di nuotare in superficie, dove trova gli sciami di gamberetti, lo squalo elefante è un animale misterioso: sono ancora piuttosto scarse le informazioni.

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